Martedì 19 luglio, nel corso di un incontro con le categorie economiche a cui per CNA Toscana ha partecipato il Coordinatore del settore AlimentareFranco Vichi, la Regione Toscana ha confermato che procederà a difendere le proprie istanze in merito all’impugnazione da parte del Consiglio dei Ministri di alcuni articoli riguardanti la nuova legge regionale sulla panificazione. Nel corso dell’incontro i rappresentanti delle Associazioni hanno sottoposto ai funzionari della Regione Toscana alcuni quesiti e riflessioni sull’impianto complessivo della nuova normativa e le scadenze da questa previste. Tali osservazioni sono state poi inviate anche per scritto alla Regione con la nota riportata a seguito:
“Con riferimento alla nuova Legge regionale n. 18 del 6 Maggio 2011 “Norme in Materia di Panificazione” e all’impugnazione di alcuni suoi articoli da parte del Consiglio dei Ministri, chiediamo conferma (in parte già anticipata) dell’intenzione della Regione a difendere l’operato normativo regionale. In attesa della risoluzione della suddetta impugnativa si pone il problema di gestire l’iter normativo della legge e di cercare risposte ad alcune questioni legate alla sua applicazione. La prima riguarda la scadenza del 25 Agosto 2011 per la comunicazione, da parte di ogni azienda di panificazione, di un Responsabile per ogni unità produttiva o di un Responsabile per più unità produttive ai SUAP (che dovranno provvedere a inoltrare la comunicazione alle Camere di Commercio). A questo proposito si chiede di esplicitare chiaramente la possibilità per il singolo panificio di optare per l’una o l’altra soluzione compatibilmente con la propria organizzazione aziendale. Riteniamo poi necessaria una riflessione approfondita sul decorso temporaneo del requisito di inizio attività. Non è infatti chiaro se questo debba decorrere dalla data di apertura del panificio o dalla data di entrata in vigore della legge. In quest’ultimo caso potrebbe infatti innescarsi, se le incertezze sul futuro della norma andassero per le lunghe, un meccanismo perverso con un vuoto temporale difficilmente giustificabile ( vedi quanto accaduto ai restauratori). Analogamente sarebbe necessario chiarire esplicitamente se gli obblighi legati al responsabile della panificazione si devono applicare anche ai casi di somministrazione diretta di pane di propria produzione in ristoranti, agriturismi, circoli, sagre, ecc, anche se la produzione è specifica per i clienti ai quali si somministra. Altro chiarimento auspicato è che la limitazione di orari-giornate s’intende esclusivamente per la vendita e non per la panificazione nei laboratori di panificazione. Richiamando poi l’attenzione sull’opportunità che la definizione degli interventi formativi sia subordinata alla conclusione della controversia legislativa e restando a disposizione per un incontro di approfondimento sulle suddette questioni, confidiamo che la Regione si pronunci nel merito entro la fine di luglio per poter divulgare le necessarie informazioni alle imprese in tempo utile, anche tenendo conto delle ferie estive”.