Il pannello fotovoltaico sul tetto? È pur sempre un affare anche in tempo di crisi. Nonostante l’investimento dal rendimento certo (tra il 10% ed il 15% annuale) e i ridotti costi di installazione rispetto ad alcuni anni fa, nel 2012 è prevista una contrazione delle installazioni di impianti fotovoltaici nella Provincia di Massa Carrara. Una previsione, stando ad un’analisi della Cna apuana (info su www.cna-ms.it), in netto contrasto con l’andamento nel 2011 dove sono stati allacciati alla rete elettrica 450 i nuovi impianti da parte di privati, Enti o Pubbliche Amministrazioni per un totale di 6,27 MW in più da fonte rinnovabile in base al rapporto Enel. Un dato record che rispecchia l’andamento regionale.
La colpa è da distribuire su più fattori: “la crisi internazionale che non aiuta – analizza Maurizio Narra, Vice Presidente Regionale Impiantisti Cna – ma anche la sfiducia che gli italiani ripongono nel futuro e nel destino del nostro paese. Il fattore psicologico alimentato dalla difficoltà di ottenere finanziamenti dalle banche, sempre più protagoniste in negativo, sono fattori che rischiano di minare un trend in forte crescita. Chi ha qualche risparmio preferisce restare in attesa e tenerlo sotto il cuscino. Se prima l’energia era un investimento oggi, allo stato attuale, è percepito come un investimento meno sicuro. Anni di profondo sviluppo energetico sono in forte dubbio se non tornerà la fiducia”.
Eppure la realtà dei fatti dice l’esatto contrario. L’energia del sole è davvero un grande investimento, oggi probabilmente ancora di più. “Installare un pannello fotovoltaico significa mettere in cassaforte una rendita garantita che, nonostante la riduzione degli incentivi – spiega Manuela Paladini, Responsabile Provinciale Cna Impiantisti – è ancora molto forte ed è compensata dalla diminuzione dei costi per l’installazione ed allaccio dell’impianto. Oggi un impianto costa, mediamente, tra il 30% ed il 40% in meno per effetto delle regole di un mercato sempre più globale. Gli impianti costano meno e la rendita è superiore a quella dei titoli di Stato”.
Malgrado l’investimento sicuro secondo Cna nel 2012 potrebbe verificarsi una brusca frenata. “I privati, le famiglie intendo – analizza ancora Narra – sono condizionati dalla stabilità dell’economia: si investe quando ci sono garanzie di un futuro sereno. Le imprese, in particolar modo quelle apuane, stanno vivendo una fase di profonda recessione. Fatti i conti prevedo il 50% in meno di attivazioni di impianti nell’anno corrente che rispecchia il drastico calo dei fatturati delle nostre aziende che si attesta, stando ad un rapporto della nostra associazione, intorno al 34%”.
Effetti destinati a ripercuotersi su un settore in forte espansione che conta, all’ombra delle apuane, un centinaio di aziende, tra impiantistica, installatori ed edili e circa 600 addetti che direttamente ed indirettamente lavoravano nella filiera. “L’energia pulita – conclude Paolo Bedini, Presidente Provinciale Cna Impiantisti– ha dato impulso per la nascita di molte aziende e per la riconversione di aziende altrimenti destinate a chiudere. Il sistema si è impattato; il termometro è dato dall’azzeramento, in alcuni casi, della domanda di impianti e nel drastico calo delle trattative. Diverse aziende hanno già iniziato la fase di ridimensionamento e nel 2012, se questi sono i dati, saranno costrette a lasciare a casa complessivamente tra il 30-40% della forza lavoro. Eppure l’energia pulita è l’unica fonte sicura di rendimento”.