Marco Rossi, presidente CNA area Valdera, batte i pugni sul tavolino: “Ognuno deve fare la sua parte, ma qualcuno sta facendo finta di niente”. “Non si può attendere sempre gli altri: il governo, l’Europa la ripresa mondiale…. – argomenta Rossi – In più occasioni abbiamo affrontato il problema dei ritardi dei pagamenti della pubblica amministrazione, con incontri sia a livello delle singole amministrazioni, sia con l’Unione dei Comuni, si è parlato in tavoli di crisi, insieme anche ai sindacati dei lavoratori, ma ancora il problema non si risolve. La CNA Valdera ritiene che tutti gli attori economici insieme alle Amministrazioni pubbliche, nazionali, regionali e locali dovranno fare la loro parte e svolgere un ruolo a sostegno delle imprese e dell’ economia del territorio. Ci sono ancora troppe gare la massimo ribasso. Fino ad oggi abbiamo assistito all’aumento delle imposte, ma da ora in avanti gli imprenditori della CNA si aspettano altre iniziative: crescita e sviluppo; recupero di efficienza della pubblica amministrazione; riduzione dei costi delle strutture pubbliche; finalizzazione dell’impiego delle poche risorse a disposizione; ripresa degli investimenti della pubblica amministrazione”.
La situazione generale resta ancora molto difficile. Per le aziende della nostra zona – continua il presidente CNA area Valdera – è un momento di grande insoddisfazione, ma dobbiamo comunque guardare al futuro e cercare soluzioni positive, bisogna unire gli sforzi e trovare nell’aggregazione e nella condivisione la forza e le competenze per migliorare e per poter uscire dalla crisi. Molti problemi sono legati alle scelte e alla politica economica e monetaria a livello europeo, e a livello di governo nazionale, come per esempio il patto di stabilità, ma occorre però dare concretezza ad azioni che si possono sviluppare a livello locale, come:
- Assegnazione alle aziende locali di commesse nell’ambito dei lavori pubblici e della manutenzione e messa in sicurezza degli edifici pubblici, le quali sono sempre state le più affidabili nella realizzazione delle opere. Tutti si sono sempre dichiarati d’accordo per questa procedura, ma si continua in molti casi a preferire appalti con il massimo ribasso. Le piccole imprese locali risultano infatti fortemente penalizzate dal meccanismo del massimo ribasso, il quale peraltro prelude in modo pressoché sistematico, a slittamenti nei tempi di esecuzione e consegna delle opere, oltre che agli aumenti incontrollati e spesso incontrollabili di prezzo o di contenziosi giudiziari che parimenti allungano i tempi di esecuzione e le spese a carico degli enti stessi.
- Investimenti su strategie di sviluppo del territorio della Valdera: aree industriali, logistica, ferrovia lungo lo scolmatore fino al mare, nuova viabilità verso l’autostrada. Anche su questi temi c’è consenso unanime sia da parte degli enti locali, regione e parti sociali, ma ancora non c’è stato nessun atto concreto. “E’ tempo di passare velocemente dalle parole ai fatti – afferma Marco Rossi -non possiamo attendere decisioni che arrivano spesso con molto ritardo rispetto ai tempi dell’economia e alle esigenze delle imprese”.
Ecco alcuni esempi negativi “non è così che si va incontro alle esigenze del territorio”:
- Unione Valdera ha bandito una gara per (23 maggio ) ristrutturazioni e impianti tecnici scuola media Pacinotti Pontedera importo 811mila euro, quindi sotto soglia con possibilità di altre procedure invece procedura aperta e massimo ribasso;
- Provincia di Pisa 9/2/2012, lavori stradali 340mila euro di importa a base d’asta procedura aperta e massimo ribasso.
- Peccioli, parcheggio 488mila euro stesso criterio del massimo ribasso.
- Lari cimitero 400milaeuro di importo base anche qui massimo ribasso.
L ‘analisi della situazione economica
In Valdera la crisi è ancora molto forte e sta colpendo l’artigianato e un po’ tutte le imprese, soprattutto della produzione ed sta determinando problemi per tutto il sistema economico. Il tessuto economico locale, è costituito da un sistema diffuso di piccole e medie imprese; una vera risorsa in termini di potenzialità, occupazione e sviluppo che, tuttavia, in questo momento necessita di una seria politica di sostegno. Vogliamo sottolineare almeno due aspetti negativi che le imprese stanno subendo in questo momento: la stretta del credito e i ritardi nei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione, e questi due elementi stanno affossando gli artigiani e le piccole e medie imprese locali. La certificazione dei crediti è utile, ma questo non permette un pagamento immediato, ma semplicemente dare la possibilità di ricorrere alla anticipazione bancaria come del resto avviene tuttora. La possibilità di compensazione dei crediti certificati con le imposte, ovvero con le somme iscritte a ruolo è un atto più concreto, ma si tratterà di verificare veramente quanto le imprese potranno effettivamente utilizzare i crediti per pagare le cartelle di Equitalia. L’altro dei principali fattori penalizzanti per le imprese della Valdera è il problema del credito. Le banche hanno ristretto il credito alle imprese, in particolare alle Pmi e alle microimprese. Le aziende segnalano un peggioramento nelle relazioni con le banche a causa di richiesta di garanzie maggiori, aumento dei tassi bancari e dei costi. Nell'ultimo trimestre del 2011 si è registrata una riduzione del credito per i prestiti alle aziende pari al 35%. Alle imprese non è arrivato un centesimo dei cospicui finanziamenti della Bce agli istituti italiani al tasso dell’1%, i quali continuano a tenere i soldi in deposito presso la stessa Bce piuttosto che investirli per le imprese e le famiglie per il rilancio dell’economia.
Nella simulazione del Cer (Centro Europa Ricerche) per il nostro paese, che è basata su una ipotesi di flessione complessiva nel 2012 del 5% e di una ulteriore riduzione di un punto e mezzo nel 2013, l'andamento degli impieghi esprime una dinamica violenta: a luglio precipiterà a -5%, a ottobre a -9% fino a sprofondare, a dicembre 2012, a -11 per cento. Una prospettiva drammatica, che è il risultato di una tensione crescente nel rapporto fra banca e impresa, sintetizzata dal peggioramento riscontrato negli ultimi due anni dall'Istat che ha fissato nel 12% la quota di imprese che non ha ottenuto credito dalle banche, mentre il 33% ha visto diventare più onerose le condizioni. Anche la recente relazione del Presidente della Camera di Commercio di Pisa, sull’andamento dell’economia pisana, ha messo in rilievo che il 45% delle imprese pisane ha fatto richiesta di finanziamento ma hanno ricevuto diniego o condizioni meno favorevoli rispetto ad un anno fa. In sostanza sono calati considerevolmente i prestiti alle aziende pisane. Dai dati rilevati dall’Albo Artigiani della Provincia di Pisa, le aziende attive al 31.12.2010 erano n. 11.281, mentre al 31.12.2011 sono 11.125, quindi – 156. L’andamento del fatturato delle nostre imprese artigiane nel 2011 registra un – 9,1% e quello delle imprese non artigiane del -7,1%.
Sos imprenditori
Il progetto CNA "SOS Imprenditori", da una idea di CNA Valdera, è uno sportello aperto da circa un mese, a cui possono rivolgersi gli imprenditori in difficoltà, uno strumento "per intervenire anche con un sostegno psicologico oltre che operativo (consulenza amministrativa, tributaria, o per il credito), prima che sia troppo tardi e per non lasciare sole le persone". In poco tempo sono state raccolte molte telefonate di aiuto. Vogliamo dare un supporto a coloro che pensano di non farcela. I risultati di questo periodo sono incoraggianti, sono state ascoltate oltre 50 persone e non solo della provincia di Pisa. Recentemente su questa esperienza c’è stata una audizione presso la 3° commissione permanente del Consiglio Regionale della Toscana, congiuntamente con la Commissione Emergenza occupazione. E’ stato auspicato l’allargamento del progetto a tutto il territorio regionale.