“La Regione Toscana blocca lo sviluppo del territorio”. L’affondo è pesantissimo, il bersaglio grande. La firma in calce sotto il messaggio di “delusione” per la bocciatura dei progetti del porto turistico, è quella di Cna Massa Carrara che più di altre, in questo decennio, ha lavorato prima per portare imprese della diportistica a “riempire” le scatole vuote della Zona Industriale Apuana abbandonate dall’industria, poi per arrivare alla tanto agoniata realizzazione del porto turistico. “Un sogno svanito – accusa Dino Sodini, Presidente Provinciale CnaMassa Carrara da sempre in prima linea per difendere nautica ed il progetto del porto turistico – La Regione Toscana ha gravi responsabilità sullo stop al porto turistico alla foce del Lavello, come gravissime responsabilità le hanno le amministrazioni locali incapaci di sbattere i pugni sul tavolo quando era il momento di farlo. Ora non vengano più qui a parlare di sviluppo perché in pochi ci crederebbero. Tecnicismi e burocrazia non sono scuse valide”.
Un pensiero, quello di Cna Massa Carrara (info su www.cna-ms.it), che traspare tutta l’amarezza e le preoccupazioni per un territorio che sta “perdendo tutte le prospettive per rinascere – analizza ancora Sodini – la politica dovrebbe risolvere i problemi, non crearne di nuovi. Ma questo sta accadendo. La politica non vuole il bene di questo territorio; oggi ne abbiamo le certezze”.
Con la dichiarazione di inammissibilità di tutti i sette progetti di porto turistico presentati in occasione della Conferenza dei Servizi i tempi per il porto turistico si allungano enormemente. E probabilmente mettono fine al “sogno”. Nel mirino degli artigiani il ruolo “incapace dei Comuni appiattiti sulle posizioni espresse dalla Regione Toscana” – sentenzia ancora il Presidente di Cna Massa Carrara che ammette “scoramento e profonda delusione” di fronte ad un quadro che mai avrebbe pensato di dover subire dopo tanti anni di dibattiti, confronti, firme di intenti e aspettative. “Queste decisioni arrecano danni enormi ad un già disastrato quadro economico – conclude con un velo di ironia Sodini – l’infrastruttura del porto turistico avrebbe messo in moto un’intera economia e probabilmente riacceso un po’ di speranza anche nelle imprese, piccole e medie, del territorio. La bocciatura del porto turistico va in una direzione ben precisa. Se vogliono affondare questa provincia ci stanno riuscendo molto bene”.