Verifiche dell’Anas per riaprire ai mezzi pesanti fino a40 tonnellate il tratto dell’Aurelia, da Viareggio fino a Pisa Nord,tra il km 345+100 circa e il km 349+100 circa, interessatonel dicembre 2009 dallo straripamento del Serchio.A distanza di più di un anno dagli eventi alluvionali che avevano interrotto e compromesso la sicurezza del tratto dell’Aurelia, vigono ancora le limitazione per i mezzi fino a 18 tonnellate obbligate: una limitazione che costa ogni giorno alle imprese di autotrasporto, già in difficoltà e provate da un biennio di crisi, tra 11 e 12 euro, con una media giornaliera tra 25 e 26 euro. Il nuovo incontro con l’Anas, a cui hanno partecipato i vertici regionali e provinciali CNA Fita aprono finalmente una prospettiva alternativa, e a breve termine, per le aziende di autotrasporto. “Le imprese – spiega Alessandra Favilla, Presidente CNA Fita Lucca – sono obbligate, ogni giorno, ad entrare in autostrada in Versilia o Viareggio quando prima dello straripamento percorrevano soltanto la via Aurelia, sullaMigliarina, e ad uscire al casello di Pisa Nord per raggiungere, nella maggior parte dei casi, il Porto di Livorno. Per le imprese è un costo molto pesante prolungato nel tempo e questa situazione va avanti da più di 1 anno”. Due gli anni previsti dall’Anas per risistemare e mettere in sicurezza il tratto che ora potrebbero ridursi. “L’Anas – spiega Renzo Giannetti, Responsabile CNA Fita Lucca – ha recepito le nostre osservazioni e attiverà presto delle verifiche per valutare se c’è stabilità del manto stradale interessato e capire se è possibile aumentare il limite fino a 40 tonnellate. Se la strada lo permetterà sarà riaperta al traffico pesante se pur con limitazioni, ma molto meno pesanti per le imprese”.