L’incidenza delle imposte (accise ed Iva) sul costo di un litro di gasolio ha superato il 60% a metà settembre. In Germania le imposte incidono per il 53,7% del costo del gasolio, in Spagna del 48,7%. Lo denuncia Cna Fita Massa Carrara preoccupata per l’intenzione, da parte del Governo, di abolire le misure di sostegno a favore dell’autotrasporto merci come previsto dalla bozza del decreto sul clima. Un settore che, nella sola provincia di Massa Carrara, conta circa 300 imprese e da lavoro a centinaia di addetti diretti ed indiretti nella filiera della logistica.
Cna rilancia chiedendo il taglio del costo delle accise che porti le imposte sul gasolio sotto il 50% del costo complessivo alla pompa. “Il nostro settore – analizza Massimo Ricci, Presidente Cna Fita Massa Carrara – sta perdendo anno dopo anno competitività. Il costo del gasolio è uno dei fattori che contribuisce all’affondamento graduale di questo mestiere: il costo del gasolio incide per oltre il 30% sui costi di gestione delle imprese di autotrasporto. Se poi ci mettiamo le tasse ed il costo del personale dipendente a noi restano le briciole. Non guidiamo dei calessi, ma camion che hanno enormi costi di manutenzione e gestione dove un imprevisto può toglierti il pane di bocca per un mese. L’ipotesi di cancellare o semplicemente ridurre il rimborso delle accise sul gasolio per autotrazione che consente agli autotrasportatori italiani di contenere il divario rispetto al prezzo pagato in altri Paesi mi pare l’ennesimo tentativo di scaricare su altri le responsabilità della fragilità climatica. Vogliono ridurre le agevolazioni? Potremo anche essere d’accordo ma prima si elimino le componenti accessorie che gravano sulle accise come il finanziamento della guerra in Etiopia del 1935 o la crisi di Suez del 1956”.
L’autotrasporto è, secondo una recente indagine dell’Istituto Studi e Ricerche della Camera di Commercio, uno dei settori dell’artigianato più in difficoltà: “è tra i settori più in difficoltà – analizza ancora Ricci – ed uno dei mestieri che i giovani non vogliono più fare”.
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