Lo prevede il maxi-emendamento al Decreto ‘Liberalizzazioni’ su cui oggi è stata posta la fiducia dal Governo. Sarà introdotta una nuova ‘Tassa sulla disponibilità del bene”. CNA Produzione Nautica: “Evitati danni enormi alla filiera italiana del diporto in tutte le sue varie componenti produttive e di servizio”.

Cancellata la controversa ‘Tassa di stazionamento delle imbarcazioni da diporto’ introdotta lo scorso Dicembre con la legge 214.  E’ quanto prevede un emendamento, il 60.1, contenuto,  a sua volta, nel maxi-emendamento al Decreto “Liberalizzazioni”, su cui si discuterà la fiducia questo pomeriggio al Senato.

L’emendamento prevede una nuova ‘Tassa annuale di disponibilità del bene’ che sarà applicata sulla base di scaglioni che partono dai 10 metri di lunghezza della barca, accogliendo così una proposta sostanzialmente condivisa da tutte le Organizzazioni di rappresentanza della filiera nautica.

“Accogliamo la notizia con soddisfazione, anche se, come CNA Produzione Nautica,  avremmo preferito un’articolazione degli scaglioni della tassa che, in termini economici, gravasse meno sulle unità di piccole dimensioni” – chiarisce l’Associazione.

“La vecchia ‘Tassa di stazionamento’ – continua CNA Produzione Nautica – avrebbe inesorabilmente causato danni enormi e irrecuperabili alla filiera italiana del diporto in tutte le sue varie componenti produttive e di servizio. Il rischio era quello di provocare una fuga all’estero dei diportisti, per di più senza ottenere probabilmente quell’aumento di nuove entrate che il legislatore aveva, molto sommariamente, immaginato”.

“La nuova tassa, che non colpisce il posto barca ma si applica sulla proprietà – continua CNA Produzione Nautica –  produrrà, nel suo complesso, una riduzione significativa del carico economico sul singolo natante e porterà l’esclusione totale dal pagamento per le unità che costituiscono bene strumentale di aziende di locazione e noleggio nonché per quelle che appartengono a ‘veri’ proprietari stranieri”.

La nuova normativa prevede, infatti, che la tassa sia applicata a tutti i proprietari residenti in Italia a prescindere dalla bandiera e dalla localizzazione dell’imbarcazione e a quei soggetti con “stabili organizzazioni in Italia che posseggano o ai quali sia attribuibile il possesso…..”.

Dopo la fiducia del Senato il Decreto dovrà passare alla Camera per l’approvazione definitiva, con varo previsto entro il 24 Marzo e un quasi certo ulteriore voto di fiducia.