Emerge un quadro preoccupante dall’analisi dei dati elaborati dall’Ufficio credito Cna circa i rapporti fra banche e imprese locali. La situazione finanziaria delle imprese locali e dei rapporti fra banche e imprese è stata illustrata nel corso di una conferenza stampa  presso la sede provinciale CNA. Sono stati diffusi i dati dell’osservatorio CNA sul credito e le condizioni applicate dai maggiori istituti di credito operativi sul territorio pisano, oltre ai report dell’attività di CNA e di Fidi Toscana sul fronte del sostegno alle imprese. Hanno partecipato per FIDI Toscana: il Presidente Paolo Rafanelli, il Responsabile Area Garanzie e Agevolazioni  Dott. Pietro Bracci, Gianluca Sbrana Responsabile Territoriale e gli addetti della succursale di Pisa,  Dott. Taccetti, Dott.ssa Bianchi. Per CNA : il presidente Andrea Zavanella, il direttore Rolando Pampaloni, la responsabile Area Sviluppo Economico Chiara di Sacco.

Report  Ufficio Credito CNA Pisa

Sono altamente significativi i dati elaborati dall’Ufficio credito della CNA, pur non essendo dati assoluti di tutto il territorio provinciale delineano  in modo attendibile le dinamiche dei rapporti banca – impresa per il consistente numero di casi esaminati nel dettaglio. Per quanto riguarda i numeri dell'ufficio credito 2010: circa 500 consulenze che si sono trasformate in 448 pratiche di cui 221 come credito e 227 come agevolato. Nel 2011 stiamo assistendo ad un'altra stretta creditizia sia da parte delle banche che dei Consorzi Fidi che hanno visto aumentare il  Contenzioso notevolmente a fine anno. Il panorama bancario attualmente non è dei migliori le banche stanno di nuovo attuando una stretta creditizia anche per problemi legati ai loro bilanci e questo comporta non assistere le imprese pertanto il ruolo associativo diventa fondamentale in quanto diventa fondamentale una consulenza non solo per migliorarne l’aspetto finanziario ma anche al fine di orientare il cliente verso gli istituti più sensibili e più tempestivi e gli strumenti più idonei. La CNA di Pisa con questa analisi è riuscita ad evidenziare queste situazioni che naturalmente variano costantemente notando che a causa di queste difficoltà si torna ad utilizzare la pratica diffusa di avere un numero di banche eccessivo rispetto al fatturato,  attività che  peggiora ulteriormente la situazione finanziaria dal momento che in questo modo si paga  molto di più riuscendo più difficilmente a controllarle e avendo condizioni peggiori sia in termini di tasso ma soprattutto di spese. La rilevazione ha interessato tutte le banche del territorio: MPS, CRSM, CARIFIRENZE, UNICREDIT, CARILUPILI, CR Volterra e tutte le banche di credito Cooperativo del territorio. Le condizioni di tasso nonostante il periodo attuale che  ci conferma un euribor molto basso sono molto elevate abbiamo quasi un 32% che paga un tasso maggiore dell'8% con ampi spazi anche per lo strumento di garanzia del confidi laddove le imprese non abbiano grande forza contrattuale. Chiaramente coloro che pagano un tasso con queste caratteristiche sono anche coloro che hanno spese molto elevate.

Il Presidente CNA Pisa Andrea Zavanella ha articolato un ragionamento su tre snodi: costo del credito, accessibilità e rimedi. “Il costo del credito – attacca Zavanella – sta crescendo spesso anche in modo non giustificato se si pensa che nel 2010 il tasso Euribor è oscillato intorno all’1,5% mentre i tassi applicati ai clienti sono in media del 7-8% e ben 1 impresa su 3 paga il debito a tassi superiori all’8%. I costi poi sono rappresentati dalle commissioni  e dai costi per ogni singola operazione( vedi tabelle ndr)  e visti i margini operativi delle imprese sempre più ristretti comincia diventare una voce di costo sempre più significativa. Ma il problema vero rimane comunque quello dell’accesso al credito visto che i rubinetti sono sempre più chiusi. Ecco perché CNA, in aggiunta agli strumenti tradizionali come ACT, ha rinnovato una convenzione anche con FidiToscana perché i consorzi Fidi sono uno strumento sempre più rilevante ai fini della erogazione del credito.  I numeri di FT sul territorio provinciale,115milioni erogati a 692 imprese nel 2010 e nel 1 trimestre 2011, con una erogazione media di 160mila euro a impresa confermano che questa è la strada giusta per poter finanziare chi ha idee, prodtti e coraggio per affrontare sfide sempre più difficili”. 

SINTESI ACCORDO CON FIDI TOSCANA

Fidi Toscana è la finanziaria a prevalente partecipazione regionale, la quale si propone di agevolare l’accesso al credito a medio-lungo termine delle imprese di minori dimensioni che effettuano investimenti e realizzano programmi di sviluppo dell’attività . A fronte della situazione di emergenza economica la Regione Toscana ha fatto gestire da Fidi Toscana provvedimenti volti a dare sostegno alle pmi che hanno esigenze di ristrutturazioni finanziarie o devono sostenere l’occupazione (garanzia liquidità) o effettuare investimenti (garanzia investimenti) in Toscana. Per questi motivi negli ultimi due anni CNA Pisa si è avvicinata a Fidi Toscana che ha mostrato interesse a costituire sul territorio regionale di riferimento un più stretto collegamento con le realtà imprenditoriali ed economiche, diffondendo dentro queste strutture una migliore e più capillare conoscenza delle attività da essa svolte e delle possibili forme di sostegno e cooperazione allo sviluppo che essa può fornire a tali realtà. Nel 2010 CNA Pisa aveva firmato con Fidi Toscana un primo protocollo d’intesa che sanciva la collaborazione tra l’associazione e fidi; proprio dall’esperienza positiva di tale accordo e dal fatto che Fidi Toscana ha trovato una rete associativa di qualità, si è deciso di consolidare tale rapporto con una vera e propria convenzione che prevede anche un riconoscimento per l’attività professionale fatta dall’Ufficio Credito di CNA Pisa.