A seguito dell’approvazione del decreto legislativo 3 marzo 2011 n. 28  il settore del fotovoltaico ha ricevuto un brusco fermo; in particolare l’articolo 25 comma 9 ha previsto la tenuta in vigore delle tariffe incentivanti previste per il triennio 2011-2013 sino al 31 maggio 2011. In queste settimane l’intera filiera del settore ha con veemenza rappresentato il pericolo insito nella mancanza di prospettive certe. Nella riunione della Conferenza Stato-Regioni di mercoledì 20 aprile si dovrebbe sciogliere il nodo del Nuovo Conto Energia. CNA Toscana auspica che in tale riunione venga definito un quadro preciso per le imprese che consenta loro la programmazione e la certezza degli investimenti. CNA Toscana ritiene che il sistema di incentivi che verrà definito dovrebbe tener presenti i seguenti elementi:

  1. durata transitoria del vecchio Conto Energia  fino almeno alla fine del 2011 per gli impianti fino ai 200 KW
  2. riduzione del 2% per le tariffe per gli impianti su edifici con potenza tra i 200 KW e 1MW
  3. riduzione del 10% per le tariffe per gli impianti su edifici con potenze superiori a 1MW
  4. previsione di una riduzione del 10% per gli impianti rientranti nella categoria “altro” (di cui al DM 6 Agosto 2010) e del 18% per quelli aventi potenze superiori al 18% per quelli aventi potenze superiori a 1MW.

Ciò determinerebbe già nel 2011 una riduzione intorno al 3% medio per gli impianti su edifici e del 10% per le altre tipologie; il Nuovo Conto Energia dal 2012 dovrebbe avere le seguenti caratteristiche:

  1. riduzione progressive all’interno di un riferimento  minimo e massimo differenziate per dimensione dell’impianto e per area di sedime; tali riduzioni non dovranno essere particolarmente significative per gli impianti fino ai 20 KW
  2. riferimenti tariffari non in inferiori al quadrimestre, una riduzione mensile determinerebbe difficoltà per le imprese nella programmazione
  3. indicizzazione/aggiornamento delle tariffe sulla base dell’andamento dei costi delle tecnologie e dei costi totali.

Sarebbe così possibile adeguare le tariffe ogni 4 mesi a livello dei costi impiantistici definendo da subito i nuovi livelli tariffari; entro gennaio 2012 quelli che andranno in vigore il  II° quadrimestre 2012 ed entro marzo quelle del III° quadrimestre 2012. Il Ministero sarebbe in condizione di intervenire al fine di adeguare le tariffe in base ai costi d’installazione e al contempo consentirebbe di introdurre dei riferimenti tariffari per chi vuole investire al fine di stimare il ritorno economico dell’investimento. È da scongiurare assolutamente la definizione di un limite annuo di potenza elettrica cumulativa: sarebbe un elemento di forte incertezza e disagio per le imprese che stanno già vivendo oggi una situazione assai critica.