Ordini bloccati dai clientie filiera del fotovoltaico paralizzata. Tremano le aziende impiantistiche ed edili apuane che devono ora fare i conti, dopo due anni di crescita e di investimenti, con la ventilata rimodulazione delle tariffe degli incentivi del conto energia scagliata, come un cazzotto senza preavviso, dal decreto del Ministero dello Sviluppo Economico il 3 marzo. Un decreto apertamente contestato da Cna Massa Carrara (info su www.cna-ms.it) che prevede tariffe incentivanti applicate  agli impianti allacciati alla rete entro il 31 maggio 2011, mentre per quelli allacciati dopo tale data gli incentivi saranno rimodulati e disciplinati con un successivo decreto da emanare, comunque, entro il 30 aprile 2011. Ma fino a quella data, salvo sorprese e proteste, a regnare è un atavico clima di incredulità. “E’ la prima volta che un decreto fa chiudere le aziende – commenta il Vice Presidente Regionale degli Impiantisti,Maurizio Narra – non solo ha bloccato le commesse già definite, ma anche le commesse future. E’ un’entrata a gamba tesa nei confronti di un comparto che stava conoscendo una fase di crescita importante, e aveva permesso alle imprese di installazione di “compensare” gli effetti della crisi con l’installazione degli impianti fotovoltaici. Il mercato si è bloccato il giorno dopo – analizza ancora Narra – e pensare che le aziende avevano ingranato, e le commesse erano molte. Ora, chi aveva intenzione di fare un investimento intelligente, ha giustamente fermato tutto. E’ auspicabile un ripensamento o gli effetti saranno durissimi sul territorio”. In provincia di Massa Carrara si parla di un centinaio di aziende, tra impiantistica, installatori ed edili e circa 600 addetti che direttamente ed indirettamente lavoravano nella filiera, e che presto potrebbero anche restare senza lavoro. “La filiera – spiega Narra – non è composta solo da chi installa; ci sono geometri, architetti, aziende che realizzano i tetti e i supporti di cemento. Ci sono gli addetti delle banche per la parte dei finanziamenti. Il decreto è una cosa indecente e sta ammazzando uno dei pochi settori della nostra economica in salute e con margini di crescita importanti”. L’analisi di Cna Massa Carrara tocca da vicino anche gli effetti della crisi. “Le aziende di installazione – conclude Narra – sono riuscite a reggere l’impatto della crisi economica, e dell’edilizia, grazie al settore delle rinnovabili con una tenuta anche del 100% rispetto al fatturato. C’è stato un grande impulso all’occupazione e alla ricerca. Questo stop ora ci obbliga a stare un mesi fermi. Le strade sono segnate: se gli incentivi saranno riattivati sarà stato solo un incidente di percorso, con danni economici ma recuperabili; se gli incentivi non saranno confermati saremo costretti a mettere in cassa integrazione gli operai, e nella peggiore delle ipotesi, a rivedere gli organici. Ripeto: è la prima volta che un decreto fa chiudere le aziende”.