“Quali prospettive e proposte per l’artigianato, il commercio e il turismo nel Comune di Seravezza?”: sarà la principale delle domande che i rappresentanti di Rete Impresa Italia, la sigla che riunisce insieme Cna,  Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti chiederanno ai tre candidati a Sindaco per il Comune di Seravezza Davide Monaco (Lista Monaco Sindaco), Ettore Neri (Sindaco uscente – Lista Unione dei Cittadini per Neri Sindaco) e Norberto Niccoletti (Lista Nicoletti Sindaco). Il faccia a faccia, promosso da Rete Impresa Italia, è in programma lunedì 18 aprile (ore 17,30) presso la sala Cope, in Piazza Matteotti, a Querceta.

Tra i temi portanti dell’incontro il comparto lapideo, storicamente uno dei settori trainanti dell’economia di Seravezza, e non solo, e le politiche di rilancio che caratterizzeranno i progetti dei tre candidati, l’annoso gap di approvvigionamento dai bacini di Carrara fino alla difficile sfida di riappropriarsi della lavorazione in loco dei lavorati e del rilancio dell’artigianato artistico.

Un dibattito pubblico che segna anche il debutto ufficiale in Versilia del nuovo portavoce di Rete Impresa Lucca, Ugo Da Prato, Presidente Provinciale Cna. “Abbiamo predisposto un documento unitario con le richieste delle imprese ai candidati alla guida dell’Amministrazione Provinciale di Lucca e ai Comuni interessati dalle elezioni del prossimo mese – spiega Da Prato – Sia il rinnovo dell’amministrazione provinciale, che nei comuni, è infatti una occasione importante per rilanciare il confronto sui temi dello sviluppo della piccola impresa e sulle prospettive di crescita sociale e economica del nostro territorio”. Ma cosa chiedono le imprese alla politica? “Concertazione e un rapporto frequente e stabile con il mondo delle categorie, una progettualità forte e risposte concrete su molti temi che sono in agenda da tempo, ma su cui si stenta a fare passi in avanti, come ad esempio lo strategico tema delle infrastrutture. Puntiamo sul turismo, come nuovo distretto economico del territorio ma chiediamo anche maggiore attenzione al commercio, all’artigianato artistico e tradizionale, settori che spesso sono poco valorizzati nelle politiche di sviluppo del territorio. Chiediamo un modo nuovo di intendere l’innovazione. Per noi innovazione significa infrastrutture viarie e ferroviarie che ci consentano di superare l’attuale isolamento della Lucchesia, significa fare sistema nelle politiche di formazione e lavoro, significa ruolo e futuro dell’alta formazione, strumenti innovativi per agevolare le imprese nel rapporto con il credito, semplificazione burocratica e amministrativa, una politica compiuta dei rifiuti, meno balzelli per le imprese e un federalismo municipale che voglia dire meno tasse per lo sviluppo e non nuova fiscalità. Su ognuno di questi temi – conclude Da Prato – abbiamo progetti e proposte concrete e le presenteremo ai candidati”.