Il massimo ribasso è come un’istigazione a delinquere: lo ha detto, senza mezzi termini, a muro duro, il Prefetto e Senatore Luigi De Sena, Vice Presidente della Commissione Parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, parlando a margine di una iniziativa promossa dal sistema Cna in Liguria alcuni giorni fa. Chiaro, evidente il messaggio, anche troppo evidente, soprattutto in tempo di crisi e di vacche magre per tutti, anche per le mafie: “occhio al massimo ribasso perché apre le porte della città alla criminalità – rilancia Dino Sodini, Presidente Provinciale Cna Massa Carrara raccogliendo l’assist del Prefetto – fa risparmiare l’amministrazione, ma non sempre si rivela un affare”.

Da tempo sulle barricate per cercare di sensibilizzare le amministrazioni locali a costruire gare di appalto premianti le realtà locali, la principale associazione degli artigiani (info su www.cna-ms.it) torna prepotente sul tema partendo dalle ultime gare di appalto del territorio: “gli ultimi grandi appalti, appalti importanti che sicuramente avrebbero dato respiro alle imprese del territorio in una fase di grave crisi generale – analizza Sodini – sono stati vinti da aziende che provengono da fuori. Torino, Forlì, Pistoia, Aquila per citare solo gli ultimi casi. Appalti aggiudicati con ribassi a volte sconcertanti, anche del 40%. L’aspetto che denota la scarsa attenzione delle nostre amministrazione nei confronti delle aziende locali è dato dall’importanza che lo sconto ha sul punteggio assegnato in sede di gara. Risparmiare è giusto, ma così si creano i presupposti per aprire la strada ad imprese sconosciute che arrivano sul territorio, vincono gli appalti spaccando il mercato con ribassi super, e poi subappaltano alle imprese locali costrette a lavorare per le briciole. Poi si scopre che si tratta di imprese indagate, e di imprese con profili poco chiari. Oppure, come già successo, che si tratti di imprese collegate alla mafia e alla malavita che colgono l’occasione degli appalti per lavare dei soldi. Quando il livello di sconto raggiunge soglie preoccupanti io una domanda, da buon amministratore, me la farei!”.

Secondo Cna Massa Carrara sono troppi, in questi anni, gli appalti aggiudicati con ribassi “stracciati”: “E’ anche successo – spiega ancora il numero uno degli artigiani – che quei lavori non siano mai stati ultimati, o peggio ancora, mai partiti. Non si fa buona amministrazione così. Non me ne vogliano quelle imprese che al contrario hanno operato correttamente ma qui, ora, è giusto dire le cose come stanno. Ci siamo veramente rotti. Le azioni di chi amministra dovrebbero essere mosse anche dal buonsenso. Diciamo solo questo”.

Duro il parere di Cna Massa Carrara che precisa: “Diciamo solo che – spiega ancora Sodini – in questa fase sarebbe sensato creare i presupposti, le opportunità per lasciare la ricchezza sul territorio evitando che prenda altre strade.  Le amministrazioni non dovrebbero permettere ribassi del 40% a discapito magari della tutela dei lavoratori, della qualità del materiali e delle più semplici norme sulla sicurezza perché è qui, in queste voci, che poi lo sconto si traduce. Così si ammazzano le imprese, e senza imprese non c’è lavoro, senza lavoro non ci sono consumi. Non serva una laurea per capirlo che il sistema è ormai al collasso”. L’ennesima sfuriata di Cna è il frutto di un clima di esasperazione e di difficoltà generale da parte del mondo delle imprese stritolate tra crediti impossibili da riscuotere, banche che non concedono credito e debiti di interesse. “Non è la prima volta – conclude Sodini – che direttamente, in prima persona, cerchiamo di far capire alle nostre amministrazioni che hanno a disposizione strumenti importanti per aiutare il territorio a superare questa delicatissima fase. Gli appalti dovrebbero essere uno dei questi”.