“Il fermo selvaggio in questo momento è una strada sbagliata e inutile per due motivi: si presta a pericolose strumentalizzazioni – in alcuni territori anche malavitose – ed è del tutto immotivata visto che, proprio per far fronte all’enorme crisi del settore, Cna Fita, Confartigianato Trasporti e le altre organizzazioni hanno già ottenuto un accordo preliminare col Governo e stanziamenti per 400 milioni da destinare a sostegno dell’interno comparto nazionale”.

Parlano chiaro, Giuseppe Brasini presidente di CNA FITA Arezzo e Marco Sensi presidente di Confartigianato trasporti Arezzo che spiegano il motivo dell’invito a non aderire alla protesta e della netta presa di distanza dalla “guerra dei tir”.

“Le nostre associazioni insieme alle altre categorie di autotrasporto che rappresentano il 90% delle imprese, lavora da oltre due mesi ai tavoli di confronto col Governo che ha mostrato attenzione e preso impegni precisi, già confermati sia dal Parlamento che dal Ministero dello sviluppo e delle infrastrutture, Corrado Passera. Ecco perché abbiamo deciso di concedere  un po’ di tempo al Governo per ratificare i provvedimenti, ma ora il fermo selvaggio di questi giorni non solo si scontra con un dialogo già aperto ma rischia di far danni piuttosto che aiutare un  settore in fortissima crisi a portare a casa risultati concreti”.

Quali provvedimenti aspettano di essere concretizzati?

“Sulla questione dei rincari del gasolio, dei risultati ci sono già. Parlo dei decreti che consentiranno alle imprese di recuperare l’incremento delle accise fin dal prossimo mese: le accise del 2011 saranno recuperabili già da febbraio – stiamo solo attendendo che l’Agenzia delle dogane predisponga il software per presentare le domande – mentre per quelle del 2012, come già previsto dal decreto sulle liberalizzazioni, sarà possibile il recupero trimestrale e non più annuale, com’era fino ad oggi. A questo si aggiungono i 400 milioni di euro stanziati dal Governo sui quali vanno solo decise le modalità tecniche affinchè le imprese possano usufruirne. Inoltre, nell’incontro con il Governo è stata confermata la garanzia del mantenimento dei costi della sicurezza, il nuovo decreto sui controlli per i committenti che non riconoscono i costi minimi; la messa in mora, con segnalazione all’antitrust, per i premi assicurativi praticati dalle compagnie di assicurazione. In una situazione generale di grande difficoltà che il nostro paese sta attraversando crediamo che di fronte a certe aperture debba prevalere il senso di responsabilità della nostra categoria.

In questo momento in alcune regioni il clima sembra fuori controllo e nel bilancio si conta purtroppo anche una vittima. Com’è la situazione a Arezzo?

“Su Arezzo e province limitrofe la situazione è sempre stata e resta tranquilla. Gli autotrasportatori associati stanno dimostrando senso di responsabilità e capacità di non farsi strumentalizzare da chi intende sfruttare questa protesta per scopi non sempre limpidi. Per questo questa mattina abbiamo incontrato il Prefetto di Arezzo il quale si è dichiarato impegnato insieme alle forze dell'ordine ad esercitare il massimo del massimo controllo possibile al fine garantire la sicurezza di chi vuole lavorare evitando incidenti o scontri. Alla base del malcontento tuttavia resta la crisi pesante che mette a rischio la chiusura di centinaia di imprese impossibilitate a recuperare con le tariffe gli aumenti di pedaggi e carburante. Ecco perchè Cna Fita e Confartigianato trasporti non escludono in futuro la possibilità di ricorrere al fermo per protestare, ma questo deve essere la ratio estrema di un dialogo e di confronto interrotto o inesistente, non di un confronto che è oggi in atto con il Governo”.