Il Presidente e il Coordinatore CNA Alimentare Toscana, Luigi Biagioni e Franco Vichi, si sono incontrati con la Responsabile Area Toscana e Umbria di TUV Italia Sabrina Bruschi per esaminare nuove opportunità per le imprese del settore alimentare e nuove collaborazioni nel campo della certificazione HALAL,  riguardante l’utenza finale (consumatori e imprese) rivolta al mondo islamico. HALAL è una parola  araba che significa “lecito” e il concetto comprende la condotta morale, il modo di parlare, l’abbigliamento ed anche le norme alimentari. L’identificazione che il prodotto immesso nel mercato ha seguito un ciclo ben preciso e certe procedure dettate dalle leggi/riti/abitudini islamiche può rappresentare un vantaggio competitivo da sfruttare appieno da parte del sistema imprenditoriale toscano e il settore alimentare é uno dei comparti economici, che trovano un sicuro appeal  nel mercato dei paesi dell’Islam e nei consumatori finali espressioni di tali religioni residenti  in Italia e nel mondo.

In questo momento difficile per il sistema Italia, è utile esplorare tutte le opportunità che si presentano sul mercato. Del resto solo in Italia ci sono circa 2 milioni di musulmani. A questa importante parte di società é possibile rivolgersi andando incontro alle loro esigenze. E’ stato questo il leit motiv dell’incontro e del seminarioche si svolgerà a Roma il prossimo 6 ottobre, organizzato da TUV Italia su “La certificazione:dalla sicurezza alimentare alla conformità religiosa HALAL”. Nell’incontro i rappresentanti italiani della multinazionale tedesca hanno spiegato che TUV Italia, congiuntamente con la Comunità Islamica più autorevole e numerosa del Centro-Sud Italia, l’Associazione Culturale Islamica/Moschea “Za yd Ibn Thabit”, ha elaborato uno schema di certificazione di sistemi HALAL, secondo le linee guida internazionalmente riconosciute.

In allegato il programma del seminario organizzato da TUV Italia.

Programma