Più di 6 milioni di euro per i prossimi 4 anni scolastici per garantire la somministrazione di pasti preparati nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado del Comune di Carrara, ma per Cna Massa Carrara “quel bando discrimina le imprese locali”. Secondo la principale associazioni degli artigiani, il bando di gara a procedura aperta “penalizza le realtà del settore del nostro territorio perché non tiene conto – analizza Paolo Ciotti, Direttore Provinciale Cna Massa Carrara – dei valori reali delle imprese e utilizza attribuzioni di punteggio che non hanno nulla a che fare con la qualità del servizio e del progetto tecnico di esecuzione”. Considerazioni che porteranno Cna Massa Carrara (info su www.cna-ms.it) a chiedere al Sindaco di Carrara e all’Assessore di competenza “la sospensione del bando” proponendo un tavolo di confronto per analizzarlo insieme alle associazioni. “Evidentemente esiste un problema d’indirizzo politico – analizza Ciotti – questo territorio non riesce a capire che un costo per la pubblica amministrazione può trasformarsi in un ricavo e in una opportunità di crescita  per le aziende locali. Da troppo tempo, e su diversi settori, assistiamo alla presenza di una logica diversa e non vorremmo che anche in questo caso accadesse come per i tanti appalti pubblici finiti fuori provincia”.

Diversi i punti che Cna Massa Carrara contesta e non condivide, in particolare: il punteggio relativo al curriculum dell’azienda che può valere 9 punti, “troppi rapportati ad altri indicatori strutturali dell’erogazione del servizio’” come il trasporto dei pasti crudi e cotti per esempio (8 punti), l’impiego di quote di prodotti provenienti dalla filiera corta (4 punti) e la voce relativa alla “professionalità” dove assumono rilevanza i titoli di studio del personale coinvolto (5 punti). “Surreale – etichetta Ciotti la voce legata alla professionalità – queste voci insieme valgono più del controllo della qualità e della proposta della variazione dei menu. Da tempo si parla di filiera corta, di favorire il consumo di cibi locali, stagionalità e del territorio e si attribuiscono solo 4 punti a questa voce”. Senza contare che sono del tutto assenti invece considerazioni relative alla normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro

L’analisi di Cna Massa Carrara non è finita qui. A far rumore è il coefficiente (35/100) da attribuire all’offerta economicamente più bassa rispetto al prezzo annuo: “Un punteggio quello attribuito al ribasso – secondo il Direttore Cna Massa Carrara – troppo rilevante. Il massimo ribasso fa risparmiare ma a volte a discapito della qualità dei prodotti e del servizio”.

L’analisi di Cna vuole essere propedeutica ad un confronto con le amministrazioni: “Siamo a disposizione dell’amministrazione, di tutte le amministrazioni del nostro territorio – rilancia Ciotti – per contribuire, nel rispetto della legge e della trasparenza, alla stesura di gare e bandi premianti le realtà locali, e non penalizzanti. Questo bando, purtroppo come molti altri, non è stato pensato per le imprese del nostro territorio. L’incongruenza è che ci sono opportunità economiche interessanti e certe per le imprese, purtroppo  non vi sono le condizioni per  tentare di meritarsele. Chiediamo al sindaco di sospendere il bando per vederci più chiaro tutti. Altrimenti consiglio – conclude Ciotti – alle imprese di cambiare provincia e di tentare, da esterne, a vincere bandi in loco”.