Dopo un'attesa lunga più di mezzo secolo, si legge in questi giorni di un possibile ripensamento su un’opera che vede la Val di Cornia in una condizione di svantaggio, non collegata con il resto dell'Italia e dell'Europa.  Per il presidente della Cna di Piombino Riccardo Gucci “è impensabile che si possa sospendere un tragitto che con tanta difficoltà ha visto la Regione Toscana e i Ministeri interessati ad addivenire ad un accordo, su un tracciato che oltre a dotare dell'autostrada questo territorio, permetterà anche la realizzazione della 398, indispensabile per ogni possibilità di crescita economica, dalla nautica, alla produzione, dal commercio al turismo. La mancanza di infrastrutture ha già fortemente penalizzato la Val di Cornia, che ora ha bisogno di investimenti e di investitori, che devono trovare le migliori condizioni di accesso. Come pensiamo di investire sul porto e sui traffici relativi, con una viabilità anacronistica come l'attuale? Poiché riteniamo che il porto, la nautica, le nuove aree produttive possono creare un nuovo volano di sviluppo, non certo alternativo alla produzione industriale, ma di complemento, nel tentativo di rendere il tessuto economico sempre meno dipendente dalla grande fabbrica, abbiamo la necessità che le opere infrastrutturali vengono al più presto realizzate. E' auspicabile naturalmente un riconoscimento ai cittadini di sconti sul pedaggio autostradale in mancanza della realizzazione delle complanari, ed anzi mettiamo all'attenzione degli organi competenti la necessità di valutare anche una riduzione o sgravio per gli imprenditori, e quant'altri utilizzano l'autostrada per lavoro. Ma tutto questo non può e non deve mettere in discussione l'opera stessa, per Piombino e per la Val di Cornia sarebbe un'amara sconfitta, ed un arretramento che non possiamo permetterci”.