Il settore delle costruzioni rappresenta un terzo dell’intero volume di affari dell’artigianato pistoiese. Un volano fondamentale per l’economia provinciale il cui consuntivo 2011, rispetto all’anno precedente, si flette del 15%. All’appello mancano infatti oltre 30 milioni di euro che, su un fatturato complessivo di 220, causano un pesante ridimensionamento delle attività. Sono dati di Trend, l’analisi congiunturale che CNA Pistoia ha presentato la scorsa settimana. Esprimono le oscillazioni al ribasso avvenute fra il 2011 e il 2010. Poggiano su numeri reali (fatturato, investimenti, retribuzioni, consumi), estrapolati in modo anonimo dai bilanci di un campione di imprese associate a CNA. Parte proprio da questa concentrazione di negatività l’appello alle istituzioni locali che Cassandra Angeli ed Elena Calabria, presidenti rispettivamente delle Unioni Costruzioni e Installazione Impianti di CNA Pistoia, intendono lanciare. Sull’edilizia toscana, alle pesanti conseguenze di una crisi senza fine, si sono sovrapposte quelle, altrettanto micidiali, derivanti dal contemporaneo tracollo di Btp ed Etruria. Una situazione così drammatica che, se ha fatto male ovunque, sembra aver ferito ancor più la provincia di Pistoia. Un così forte calo di commesse evidenziato dal rapporto congiunturale Trend lo si riscontra infatti solo a Pistoia. La situazione delle comparto costruzioni nelle altre province toscane, pur navigando in territorio negativo, è in condizioni assai meno disastrate registrando un -2,5%. E, tuona Elena Calabria, l’intreccio fra normative nazionali e locali continua a dare segnali negativi: le ristrutturazioni e  riqualificazioni energetiche degli edifici scontano le pesanti incertezze causate dalle continue revisioni al ribasso degli incentivi che da un anno e mezzo stanno togliendo garanzie agli investimenti. Per non parlare, aggiunge Cassandra Angeli, delle note vicende legate al regolamento urbanistico di Pistoia. La sua mancata approvazione e la conseguente necessità che la nuova Giunta vi rimetta mano, deve costituire l’occasione per dotare Pistoia di un regolamento che favorisca il più possibile l’apertura di nuovi cantieri. A tal fine, continuano le due dirigenti artigiane, la CNA di Pistoia non lascerà niente di intentato affinché,  nel pieno rispetto del territorio e delle sue peculiarità storiche e artistiche, quelle vere però, siano favoriti e non più ostacolati gli interventi volti ad ampliare, riqualificare e migliorare l’impianto urbanistico esistente. Recentemente abbiamo preso contatto con gli ordini e collegi professionali, interessati quanto noi a disporre di norme urbanistiche più flessibili e con qualche rigidità in meno, per tentare di portare avanti una virtuosa sinergia tecnica e politica. Un’ultima annotazione i due presidenti la riservano al Piano Nazionale delle Città:  quella parte del Decreto Sviluppo con cui il Governo ha inteso favorire le forme di partenariato pubblico-privato per facilitare l’avvio di opere pubbliche. Emissione di project bond e utilizzo dei crediti per recepire risorse, maggiori garanzie a chi propone project financing ecc. sono opportunità che, garantiscono le due dirigenti CNA, le nostre imprese più strutturate sono in grado di gestire. Agli amministratori locali il compito di sfruttarle senza indugi.