Anche le gelaterie, rosticcerie, paninerie, yogurterie, pizzerie a taglio del Comune di Viareggio vogliono poter avere la possibilità di allestire piccole aree attrezzate con sedie e tavoli dove i clienti possano mangiare in pace senza essere obbligati a farlo in piedi. Viareggio, città dalla forte vocazione turistica, la città del porto turistico e del Carnevale d’Italia, è infatti rimasta l’unica – l’altra era Pietrasanta ma si è adeguata da alcune settimane – a non consentire ai clienti di consumare sul posto e comodamente un buon gelato o una piadina. Le attività artigianali non potranno comunque effettuare servizio al tavolo e posate, bicchieri e piatti dovranno essere, nell’eventualità, di plastica.  “A Viareggio stiamo parlando di 250 attività limitate e discriminate – sostiene il Presidente Cna Alimentare Lucca Stefano Francesconi – Viareggio è rimasto l’unico comune che ancora non permette alle attività artigiane di attrezzarsi. Ci è stato detto più volte che la legge non lo consente, eppure gli altri comuni della Versilia, vedi l’esempio di Pietrasanta, sono intervenuti e hanno trovato il modo per modificare il regolamento”. Una situazione che, allo porte dell’estate e con l’arrivo di migliaia di turisti, rischia ora di diventare esplosiva tanto che giovedì 26 maggio (alle ore 15) una delegazione di Cna Lucca (info su www.cnalucca.it) incontrerà, per l’ennesima volta, l'Assessore Comunale Antonio Cima, mentre è già fissato per lunedì 30 maggio (alle ore 14,30) un incontro presso la sede Cna in Largo Risorgimento.  “Vogliamo essere ottimisti – conclude Francesconi – ma siamo pronti a tutto questa volta, anche a mettere in piedi iniziative a sostegno delle nostre ragioni”.