“La crisi morde ancora ma il manifatturiero a Prato  resiste meglio che nelle altre province toscane e su questo le istituzioni devono puntare. La piccola impresa mostra segni di vitalità, soprattutto nel settore tessile, nei trasporti e nei servizi alle imprese (seppur con un freno legato all’andamento dei servizi alla persona).  Resta forte il calo di edilizia e costruzioni legato anche alla mancanza di piani strutturali e urbanistici per la crescita futura del distretto, che bloccano gli investimenti delle imprese”

Questo in estrema sintesi, ciò che è emerso dal rapporto TREND della CNA “Così vanno le imprese a Prato”, presentato lunedì 31 gennaio in conferenza stampa e alla DIREZIONE CNA Prato, convocata in seduta aperta a Istituzioni e forze economiche e sociali del territorio.

TREND è l’indagine congiunturale semestrale realizzata da CNA Toscana in collaborazione con ISTAT e Local Global,con cui vengono analizzati i dati della contabilità di migliaia di imprese artigiane della Regione. In particolare a PRATO l’indagine ha interessato un campione di 500 imprese di cui CNA tiene la contabilità e sono stati monitorati i principali indicatori economici di bilancio come risultanti dalle registrazioni contabili.  I dati contabili al momento disponibili sono relativi al primo semestre 2010, ma l’analisi consente di tracciare il profilo della crisi sul sistema artigiano toscano nella sua recente evoluzione. L’incontro e l’analisi dei dati messi a disposizione dalla DIREZIONE CNA è stata occasione per presentare le richieste dell’Associazione al mondo istituzionale e per aprire una riflessione sulle priorità necessarie per il rilancio di Prato con tutti i maggiori attori economici e istituzionali della città.

Hanno infatti confermato la propria partecipazione, tra gli altri:

Assessore Edoardo Nesi (Provincia di Prato), Assessore Annalisa Nocentini (Comune di Prato), Carlo Longo (Presidente Camera di Commercio di Prato), Mauro Lorenzini (Sindaco di Montemurlo), Paolo Cecconi (Sindaco di Vernio), Assessore Donatella Cicali (Comune di Poggio a Caiano), Luca Giusti e Luca Galli (Presidente e Direttore Confartigianato Prato), Marcello Gozzi (Direttore Uip Prato), Giuseppe Nardini (Presidente Unione Commercianti Prato),  Franco Papini (Legacoop), Direttore IRIS, Direttore ASEL, Aldo Piantini e Sergio Giusti (Presidente e Direttore CNA Pistoia), Walter Tamburini (Presidente CNA Toscana)

BREVE SINTESI DEI DATI

I risultati della ricerca TREND relativa a PRATO, in estrema sintesi, possono essere così riassunti:

  • i dati rilevano un andamento meno negativo rispetto al resto della Regione
  • tenuta del manifatturiero (+1%) con leggera crescita del tessile (+1,9%) e soprattutto dell’alimentare (+22%) ma con calo della meccanica (-8,6%)
  • forte calo delle costruzioni (-37,6%)
  • crescita dei servizi (+12,7%) dovuto soprattutto ai trasporti (+30,1%) ma frenato dall’andamento dei servizi alla persona (-4,9%)
  • anche la dinamica degli investimenti (+24,1) apparentemente rinvigorita, è un segnale di ritorno di fiducia

CONSIDERAZIONI: La situazione resta difficile anche a Prato dove però, rispetto ad altre province toscane,  si avvertono alcuni segnali positivi  dimostrati dalla maggior “mobilità” delle imprese (come nel caso degli investimenti).  Per questo la CNA ha ben chiare quali sono le priorità e i provvedimenti necessari a livello istituzionale che aiuterebbero le imprese ad agguantare la ripresa: Eccone una sintesi.

Le richieste alla REGIONE:

  • sostegno al manifatturiero che rappresenta l’asse portante del sistema economico toscano e pratese in particolare, che dai dati evidenzia una dinamica di ripresa rispetto agli altri settori (soprattutto per quanto riguarda il tessile)
  • sostenere gli investimenti delle imprese che dimostrano di voler restare sui mercati e di credere nella ripresa
  • sostenere l’accesso al credito attraverso il sistema delle garanzie
  • semplificazione degli adempimenti amministrativi, riducendo leggi e regolamenti regionali e comunali, in modo da alleggerire il fardello che grava sulle imprese
  • realizzazione delle infrastrutture materiali programmate da anni insieme ad una strategia che faccia della logistica uno dei motori della competitività toscana.

Le richieste agli ENTI LOCALI:

  • sostegno all’edilizia e ai settori che lavorano con la P.A. attraverso il meccanismo dell’assegnazione sottosoglia alle aziende locali di commesse nell’ambito della manutenzione e messa in sicurezza degli edifici pubblici (si pensi all’intervento già fatto dal comune di Carmignano che può essere replicato in tutta la provincia)
  • avviare gli interventi infrastrutturali, la riqualificazione urbana e le grandi opere nell’area pratese (a partire dal Comune di Prato).

Le richieste al SISTEMA BANCARIO:

–          sostenere le imprese sia nei settori che stanno dimostrando segnali di ripresa (pensiamo al tessile) sia a quei settori che sono più in difficoltà, come l’edilizia, con la certezza però che il ciclo negativo sta già segnando il passo e quindi nella prospettiva di una ripresa del settore nei prossimi mesi.