Dal prossimo anno per gli appalti pubblici entrerà in vigore il BIM.

BIM è l’acronimo di “Building Information Modeling” (Modello di Informazioni di un Edificio), una forma di progettazione tridimensionale.

CNA Toscana, al fine di promuovere la conoscenza della progettazione BIM , ha aderito all’incontro organizzato dalla scuola di formazione di ANCI Toscana, rivolto ad imprese e personale delle amministrazioni pubbliche.

L’incontro “Decreto BIM in vigore: come e quando adeguarsi” si tiene martedì 19 giugno 2018, dalle ore 9,30 alle 16,30 a Firenze, presso il Saloncino delle Murate, in via dell’Agnolo 1/a.

In allegato pubblichiamo il programma dettagliato dell’iniziativa, su cui sono indicate anche le modalità e i costi di partecipazione.

programma formazione BIM

 

Alcune informazioni sul BIM

In attuazione dell’articolo 23, comma 13, del Decreto Legislativo n. 50 del  18 aprile 2016 “Codice dei contratti pubblici”, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha adottato il decreto n. 560 del 1° dicembre 2017 che definisce le modalità e i tempi di progressiva introduzione, da parte delle stazioni appaltanti, delle amministrazioni concedenti e degli operatori economici, dell’obbligatorietà dei metodi e degli strumenti elettronici specifici, quali quelli di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture, nelle fasi di progettazione, costruzione e gestione delle opere e relative verifiche.

E’ prevista un’introduzione graduale dell’obbligo di adozione del BIM, che sarà obbligatorio dal 1° gennaio 2019 per le opere di importo pari o superiore a € 100 milioni, e poi via via per importi minori a decorrere dagli anni successivi al 2019 fino alle opere di importo inferiore a € 1 milione, per le quali il termine decorre dal 1° gennaio 2025.

BIM è l’acronimo di “Building Information Modeling” (Modello di Informazioni di un Edificio), è il modello tridimensionale che racchiude informazioni riguardanti volume e dimensioni, materiale,  aspetto, caratteristiche tecniche.
BIM è infatti un “contenitore di informazioni sull’edificio” in cui inserire dati grafici (come i disegni) e specifici attributi tecnici (come schede tecniche e caratteristiche) anche relativi al ciclo di vita previsto: quando si disegnano oggetti come finestre, solai o muri è possibile associare alle informazioni grafiche (spessore del muro, altezza, ecc.) anche informazioni come la trasmittanza termica, l’isolamento acustico ecc.
Il BIM è quindi in pratica un metodo di progettazione collaborativo in quanto consente di integrare in un unico modello le informazioni utili in ogni fase della progettazione: quella architettonica, strutturale, impiantistica, energetica e gestionale. Per questo può essere utilizzato dagli impiantisti, dagli ingegneri, dagli architetti, dal costruttore, dai montatori, dai collaudatori, ecc.