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3° Rapporto Gennaio 2009

Fatturato e investimenti in diminuzione nelle imprese artigiane
NELLA TOSCANA MERIDIONALE LA CRISI DELL'ARTIGIANATO E' MENO GRAVE DELLE ASPETTATIVE MA IL MANIFATTURIERO PEGGIORA
per il primo semestre 2008questo il quadro di TREND
analisi congiunturale dei dati contabili a cura di Cna

Fatturato e investimenti in diminuzione nelle imprese artigiane della Toscana meridionale. Una fase di crisi che appare meno grave rispetto alle aspettative, ma che presenta pesanti indizi di forte preoccupazione, mentre le note positive sono limitate e probabilmente temporanee.
Non mostra una situazione rosea il quadro delineato per il primo semestre 2008 dal Rapporto Trend, l’analisi congiunturale sull’economia delle tre province della Toscana meridionale (Arezzo, Grosseto, Siena) promossa da Cna, in collaborazione con Irpet e Istat, ed effettuata attraverso dati oggettivi, quelli della contabilità delle imprese. L’arretramento più grave riguarda il comparto manifatturiero, il settore più esposto alla concorrenza internazionale, mentre il comparto delle costruzioni registra le performance migliori e una discreta tenuta si evidenzia anche per i servizi. La preoccupazione tuttavia resta e per 3 motivi: non è solo crisi, ma un declino organico; la congiuntura negativa probabilmente si sta già diffondendo dal manifatturiero alle costruzioni e ai servizi; il calo degli investimenti e dei margini sono un limite alle possibilità di ripresa nel breve termine.
“Questi risultati – commenta il Presidente Cna Toscana, Marco Baldi – sono sostanzialmente in linea con quanto emerso dall’Osservatorio Regionale sull’Artigianato. Anche il rapporto dall’Osservatorio infatti delinea per l’artigianato toscano una forte criticità che ormai, purtroppo, si manifesta con una diversa intensità sui vari settori produttivi non soltanto nella Toscana meridionale, ma in tutte e dieci le province. Cna auspica che gli importanti interventi messi in opera dalla Regione nelle ultime settimane aiutino ad invertire la tendenza e a costituire un sufficiente aiuto per l’artigianato della Toscana”.
Nelle tre province della Toscana meridionale l’indicatore principale, ovvero il fatturato aggregato delle imprese artigiane nel primo semestre 2008, è in contrazione complessiva, -3,4%. Questa contrazione è il risultato di tendenze contrastanti: a una discreta tenuta nei servizi (servizi alle famiglie -3,7%, ma servizi alle imprese +30,3%) e nelle costruzioni, in crescita del 13,8%, fa da contraltare la criticità del fatturato dell’artigianato manifatturiero: -2,8% la metalmeccanica, -12,3% il tessile-abbigliamento, -58,7% l’oreficeria, -19,5% pelle e calzature. Solo il settore legno-mobili è in tendenza positiva (+14,2%).Arezzo dall'orafo e dal manifatturiero la crisi si sta estendendo agli altri comparti dell'artigianato aretino

In provincia di Arezzo la crisi manifatturiera si è accanita sui distretti tipici. La pesante congiuntura dei settori orafo e manifatturiero non è stata compensata dalla tenuta dei servizi e ancor meno delle costruzioni, le quali mostrano segni tangibili di cedimento del fatturato. Nel complesso il fatturato dell’artigianato nel primo semestre 2008 ha subito un calo consistente rispetto all’analogo periodo 2007 (-18,2%). Sul risultato negativo nel primo semestre 2008 ha pesato innanzitutto il settore orafo (-61,4%), ma vi è stata anche la contrazione di gran parte delle attività manifatturiere artigianali (metalmeccanica -13,0%, moda -21,0%, alimentari -10,2%); sola eccezione il legno-mobili (+29,6%). Le costruzioni hanno pure registrato delle perdite (-12,1%), mentre i servizi hanno tenuto anche se su questi pesa il clima di forte incertezza della domanda. Il crollo degli investimenti, anche se prevalente nel settore manifatturiero, rappresenta una grave ipoteca per le possibilità di ripresa a breve termine.Grosseto le costruzioni ‘rimbalzano’ positivamente e l’artigianato cresce, ma la crisi incombe

In posizione intermedia tra Arezzo e Siena appare la congiuntura nella provincia di Grosseto: +20,5 rispetto al primo semestre 2007. Ciò per via del salto positivo delle costruzioni (+39,5).

Siena tiene il fatturato, ma il futuro è incerto
La situazione congiunturale dell’artigianato senese è la migliore delle tre province. Tiene il fatturato, +6,5% rispetto al primo semestre 2007. La crescita è trainata dalle costruzioni (+20,1%), nei servizi l’andamento è alterno (-6,1% servizi alle persone e +66,7% servizi alle imprese), il manifatturiero presenta una performance negativa (alimentari -7,3% e legno-mobili -12,2%), mentre è in controtendenza la metalmeccanica con un +4,7%.
La congiuntura del primo semestre 2008 non negativa in provincia di Siena non significa che l’artigianato senese non sia affetto da problemi o abbia rosee prospettive.
Malgrado la sostanziale tenuta degli investimenti e della fiducia delle imprese, è difficile supporre la tenuta del settore delle costruzioni. E il peso di questo settore sul fatturato complessivo dell’artigianato senese raggiunge, nel primo semestre 2008, ben il 46%, poco meno della metà dell’economia artigiana della provincia. L’andamento degli investimenti conferma la propensione a investire come un elemento peculiare di risposta alla crisi, ma anche Siena potrebbe subire gli effetti del razionamento del credito bancario; d’altra parte potrebbe beneficiare, nel medio periodo, del taglio dei tassi d’interesse.

pdf Rapporto primo semestre \'08