Il Governo ha avviato l’annunciato percorso di confronto con le Regioni e le Parti Sociali al fine di realizzare un Testo Unico in materia di apprendistato; a tal fine, il Consiglio dei Ministri – in attuazione della delega conferitagli dalla legge in materia di previdenza, lavoro e competitività per favorire la crescita (L. 247/2007) – nella seduta del 5 maggio 2011, ha approvato uno schema di decreto legislativo in materia.

In estrema sintesi, lo schema sembra confermare sostanzialmente l’impostazione già prevista dal D. Lgs. 276/03, spostando però alcune competenze dalle Regioni agli “Accordi interconfederali e alla contrattazione collettiva di livello nazionale, territoriale ed aziendale”.

Il ruolo delle Regioni è invece sostanzialmente confermato:

–           nell’apprendistato per la qualifica professionale (ex diritto-dovere);

–           nell’apprendistato di alta formazione e ricerca;

–           nell’apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere, relativamente all’acquisizione di “competenze di base e trasversali”, riducendo però l’intervento a 40 ore per il primo anno e 24 per il secondo.

Senza voler dare giudizi sul provvedimento in oggetto, ma al solo scopo di dare la massima informazione e conoscenza in materia, l’Area Relazioni Sindacali della Cna Toscana ha elaborato una tabella – già inviata alle strutture territoriali e di seguito riportata – riepilogativa dei punti ritenuti più rilevanti rispetto alla normativa attualmente vigente, che, così come evidenziato,  nel caso di approvazione del Testo Unico, verrà abrogata.