Pubblichiamo a seguito un intervento del Responsabile del Trasporto Persone della CNA FITA Toscana, Riccardo Bolelli.

La situazione che si è venuta a creare in questi giorni , con l’emendamento presentato dall’On. Linda Lanzillotta, non è altro che la dimostrazione che, per alcune note associazioni di categoria, sia del mondo TAXI, che del mondo NCC, non si cerca la soluzione ma la ‘redde rationem’, ovvero la resa dei conti.

Non si deve cedere alla logica degli opposti estremismi.

In questi giorni abbiamo assistito ad un rappresentazione del nostro mondo di noleggiatori e taxisti, caricaturale e profondamente lontana dalla verità. Certo gli estremisti ci sono ovunque e quindi ci sono anche fra ncc e tassisti, ma non è questa la situazione e le posizioni che contraddistinguono la stragrande maggior parte dei nostri colleghi.

Tensioni e problemi ci sono nelle grandi città, ma non nelle altre cento città capoluogo e nei centri piccoli e medi dove peraltro il servizio taxi è assente.

Le lotte intestine alla categoria del trasporto persone professionale, che siano taxi o ncc, aggrava solo il problema vero che attanaglia il nostro settore: il lavoro nero e l’abusivismo vero. E non solo presunto o sporadico come quello che incontestabilmente ci può essere a Roma, ma che è sconosciuto nel resto d’Italia.

L’unica urgenza è quella di affrontare da paese civile e moderno, cosa di cui c’è da dubitare a dire il vero, su come trasformare le opportunità delle innovazioni tecnologiche in vantaggi per gli utenti e per lo sviluppo, anche quantitativo, del mercato del trasporto.

Ad oggi abbiamo solo assistito ad un proliferare di lavoro nero sottopagato; abbiamo visto nuovi nascenti monopoli che accentrano la domanda e la canalizzano verso forme di erogazione del servizio fuori da ogni regola di mercato e di civiltà; che ignora la professionalità che invece è doverosamente richiesta alla nostra categoria.

Anche nei capoluoghi italiani dove la legge 21/92 ha dato buona prova di sé malgrado i maldestri tentativi da parte di alcune associazioni di far credere che  la cosiddetta “29 1 quater”  sia attuabile, di fatto non è mai entrata in vigore pienamente……..
Ma ora è il momento di rinnovare la legge 21 e trovare un equilibrio nuovo e più alto con la tecnologia, purché questa non serva a creare nuovi monopoli e un popolo di schiavi che per vivere deve attingere poche gocce di linfa…….

La lotta interna alla categoria è perniciosa: la 29 1 quater non solo non risolve i problemi dei tassisti, ma ne crea enormi agli Ncc anche perché gli abusi possono essere già oggi parimenti colpiti. Basta volerlo.

In un mondo come il Trasporto Pubblico non di Linea, dove operano Cooperative Sociali Onlus, con dipendenti sottopagati, magari con l’egida, se non la vera e propria connivenza, di alcuni sindacati che da una parte fanno tessere e dall’altra fanno battaglie al fianco dei tassisti contro gli abusivismi. Mi verrebbe da citare la famosa frase dell’Onorevole Giachetti, ma taccio per carità di patria.

Altro grosso problema che affligge il Trasporto Pubblico non di Linea è quello del Volontariato, che esercita il nostro lavoro impropriamente, con tanto di tariffari, quando non addirittura servizi di linea veri e propri come il servizio di scuolabus o il TPL sostitutivo. Credo che la vergognosa gazzarra a cui stiamo assistendo sia utile solo a chi vuole la deregulation nella presunta speranza di trarne qualche improbabile beneficio, ma che invece finirà per favorire tutte le lobbies che invece a parole qualcuno dice di voler combattere.

E colgo l’occasione per ringraziare invece tutti coloro che nelle città toscane hanno continuato a lavorare regolarmente.

In conclusione, lavoriamo uniti, perché la posizione di CNA FITA è quella di salvaguardare tutti gli artigiani iscritti e non solo una parte, o favorire la guerra per la sopravvivenza di un sistema che è superato dalla storia, ed è pura follia pensare di non volerlo ammodernare.

Riccardo Bolelli

Responsabile del Trasporto Persone di CNA FITA Toscana