TAXI-NCC un equilibrio da non sacrificare (pensando ai clienti): così  il Corriere Fiorentino ha intitolato l’intervento che il Portavoce CNA Fita Toscana NCC, Corrado Mirannalti, ha inviato al direttore  Paolo Ermini a seguito di un suo fondo di commento alla questione.

Riportiamo a seguito l’intervento di Mirannalti, pubblicato sulle pagine del Corriere Fiorentino mercoledì 6 febbraio scorso:         

Egregio Direttore,

lasciando volutamente il Festival di Sanremo nelle mani del televoto e della giuria demoscopica, mi preme sottolineare piuttosto alcuni  aspetti da lei sollevati in merito allo scontro tra TAXI e NCC.

E’ del tutto evidente quanto l’annosa,  estenuante  e conosciuta diatriba tra TAXI e NCC abbia assunto negli ultimi mesi un livello  di contrasto rilevante  dovuto alle novità di carattere normativo  che il parlamento si sta apprestando a varare in questi giorni.

Norme che, calate e applicate in un territorio come quello toscano, ancorché non cogliere nella maniera più assoluta le aspettative delle imprese di noleggio con conducente, compromettono fortemente la possibilità di poter continuare ad offrire servizi nei confronti dei propri clienti.

Nel merito del suo articolo  ritengo non corretto esemplificare le posizioni tra noleggiatori e tassisti riportandole al mero concetto di liberalizzazione  o chiusura del mercato.

Sebbene le imprese di noleggio con conducente nel nostro territorio  siano abituate a  confrontarsi sul mercato con standard medio alti  e ben differenziati dal servizio taxi, la nostra Associazione di Rappresentanza non crede che una liberalizzazione del settore porterebbe giovamento in termini di qualità e sicurezza del servizio.

Così come la “moltiplicazione” degli NCC non è avvenuta perché il servizio TAXI non era in grado di soddisfare la domanda crescente; è proprio su questo punto che, se non facciamo analisi e valutazioni corrette, rischiamo di riportare sempre le due categorie a inutili contrapposizioni.

Da imprenditore e rappresentante di categoria mi sarei aspettato che la domanda rivolta ai tassisti fiorentini  venisse rivolta al mondo delle imprese di noleggio con conducente, se è vero (come è vero) che i due servizi, almeno  in Toscana, sono ancora distinti e differenziati, dando risposta ad una richiesta di servizio e di standard completamente diversi.

Piuttosto non vorrei che per la poca lungimiranza e conoscenza da parte del legislatore di cosa sia veramente il servizio di noleggio con conducente,  lo si voglia impropriamente snaturare portandolo ad essere un inutile fotocopia del servizio taxi.

Magari sotto  lo scudo  di qualche multinazionale che nel recente passato a Firenze e in Toscana  non ha trovato terreno fertile.

Questo, ancorché ledere ulteriormente l’equilibrio tra i due settori, farebbe perdere un patrimonio importantissimo soprattutto in un territorio come il nostro, che negli ultimi anni ha saputo sviluppare un’offerta ben strutturata per poter accogliere i milioni di turisti che ogni anno visitano la nostra regione, piuttosto che i numerosi eventi che ogni anno si svolgono nella nostra città o esperienze legate a servizi integrativi nell’ambito del trasporto pubblico locale/scolastico..

Alla fine, nostro malgrado, a farne le spese saranno in prima battuta le numerose imprese di NCC, ma la vera vittima, ancora inconsapevole, sarà l’utente finale, che non sarà più nelle condizioni di poter scegliere liberamente a chi rivolgersi.

Con i migliori saluti                                                                Corrado Mirannalti, Portavoce Cna Fita Toscana NCC