Centri Revisione Auto: Uno stillicidio di rinvii che fa male alle imprese e alla sicurezza

Amare novità per i centri di revisione: i termini per le revisioni che avrebbero dovuto de che dovrebbero essere effettuati dal 01/09/2020 al 30/06/2021 si considerano prorogati per un periodo di 10 mesi. Gli stessi certificati di revisione si considerano validi per un periodo di 10 mesi oltre la propria scadenza. È l’effetto del recepimento, avvenuto con il cosiddetto decreto Omnibus 2, di un provvedimento preso in sede europea.

“È ormai da un anno – sottolinea Raniero Vettori Portavoce CNA Toscana Unione Servizi alla Comunità – che in ogni tavolo denunciamo i danni economici relativi alla proroga la scadenza delle revisioni dei veicoli”, trovando attenzione a parole, ma non nei fatti. Tra l’altro, l’Italia è tra i pochissimi paesi europei a dar corso alla proroga. “Una beffa che si aggiunge al danno di questi continui rinvii”.

Le conseguenze di queste proroghe sono pesanti; vanno dai mancati introiti delle imprese nel settore (che offre lavoro in Italia a circa 30 mila persone), alla diminuzione dei ricavi erariali, per arrivare alle pesanti ricadute negative sulla sicurezza stradale.

A tutto ciò si aggiunge, spiega Vettori, l’assenza di quel decreto attuativo necessario a dare operatività all’aumento delle tariffe, ferme da 12 anni, previsto dalla legge di Bilancio.

Una beffa ulteriore per la categoria che rilancia l’urgenza di un cambio di passo e di un tempestivo intervento del nuovo Governo, anche alla luce del fatto che sempre più imprese del settore vorrebbero fossero avviate azioni legali per la richiesta di un vero e proprio risarcimento dei danni subiti.