La sentenza del Tar della Lombardia, datata luglio 2018, ha rischiato di mettere in ginocchio un intero settore. In base alle norme e alle relative interpretazioni sempre più restrittive in materia ambientale, i gestori dei servizi idrici integrati e dei rispettivi depuratori pubblici avevano bloccato il ricevimento dei reflui e gli spurghisti, da un momento all’altro, si erano trovati di fronte a problemi di conferimento che avevano assunto  i contorni dell’emergenza visto che lo smaltimento delle fosse biologiche viene svolto per conto di strutture pubbliche e privati cittadini.

“In tale circostanza – ricorda Andrea Falcinelli, portavoce di CNA Autospurghi Arezzo – il settore autotrasporto di CNA Arezzo, di cui la categoria dell’autospurgo fa parte, ha fatto fronte alla situazione non soltanto evitando il blocco totale del servizi, rischio assolutamente concreto e dannoso per la collettività, ma anche avviando un dialogo con Nuove Acque, il gestore del servizio idrico integrato della provincia di Arezzo, e quindi degli impianti di depurazione, sia per quanto riguarda l’operatività quotidiana che la programmazione dell’attività”. 

Così ha preso avvio un accordo sindacale che per l’intera Regione è stato una sorta di accordo pilota, grazie al quale le imprese associate – oltre l’80% degli operatori del territorio – hanno potuto contare su spazi di conferimento esclusivi giornalieri da suddividere tra le aziende che quotidianamente si impegnano a programmare le attività a garanzia del servizio e del rapporto con la clientela.

“Visti gli esiti positivi, si è deciso di consolidare e dare continuità a questa collaborazione che prevede condizioni vantaggiose, tariffe agevolate ed un indubbio vantaggio organizzativo – continua il portavoce di CNA Autospurghi Arezzo – Difatti è stato possibile snellire ed ottimizzare le procedure di prenotazione per i conferimenti, evitando emergenze o situazioni di criticità che hanno rischiato in passato di interrompere il servizio. Va detto che abbiamo trovato in Nuove Acque un gestore disponibile e attento alle esigenze delle imprese ed ai servizi che esse prestano. Nel momento di maggior crisi, non ha mai chiuso del tutto gli impianti, come invece è accaduto altrove. È innegabile che stiamo parlando di una delle strutture tecnologicamente più avanzate”.

“La collaborazione con Nuove Acque ha aperto la strada anche ad un progetto di sensibilizzazione sullo smaltimento dei fanghi derivanti da depurazione. Un tema legato alla tutela dell’ambiente a cui vogliamo dedicare una campagna di formazione/informazione rivolta alla nostra clientela per un servizio consapevole, svolto a regola d’arte, da operatori professionisti attenti al rispetto delle normative e all’ambiente” conclude Falcinelli.