CNA Editoria Toscana chiede agli enti locali collaborazione per individuare luoghi per la promozione e la presentazione di eventi culturali e libri, in collaborazione con le librerie, mantenendo il distanziamento sociale a costo zero

Tutti sanno che l’editoria, in particolar modo quella degli editori medio-piccoli, non naviga da tempo in buone acque.

La situazione attuale – come per molti settori – costringe a rivedere completamente strategie produttive e distributive, con particolare riferimento alla mancata effettuazione delle fiere di settore e alle presentazioni nelle librerie, che costituiscono uno dei principali veicoli promozionali e di vendita.

Spiega il portavoce di CNA Editoria Toscana, Luca Betti: ”L’impossibilità di effettuare presentazioni nelle librerie si protrarrà verosimilmente per molto tempo, considerando la dimensione degli spazi e la necessità di distanziamento sociale; sarà necessario trovare nuovi spazi con la collaborazione da parte delle istituzioni (biblioteche, sale pubbliche) che potrebbero esser utilizzate da librerie ed editori, e altre forme di presentazione utilizzando le nuove tecnologie. Quest’ultime richiederanno comunque investimenti in know-how e risorse umane in un momento in cui i piccoli e medi editori non dispongono di risorse finanziarie, e dovrebbero esser oggetto di finanziamenti a fondo perduto o – al massimo – a credito d’imposta con meccanismi rapidi, di semplice attuazione anche perché le cifre pro-capite sono piuttosto contenute”.

“Il grande problema della liquidità – continua Betti – è stato affrontato in modo che definirei ridicolo: 600 euro (per chi li ha ricevuti) non servono a nulla o quasi. Gli editori si sono visti congelati tutti i crediti verso le librerie (chiuse) e verso i distributori (chiusi anch’essi, o comunque non operativi per la chiusura delle librerie) in un perverso domino che però costringe l’imprenditore a pagare compensi, stipendi, bollette, affitti. Da alcuni imprenditori emergono comportamenti preoccupanti da parte delle banche: per i finanziamenti fino a 25 mila euro i tassi sono quasi sempre il massimo consentito dal decreto (1.9%), alcune banche costringono il cliente che usufruisce di questo finanziamento a rientrare delle altre posizioni aperte. Per non parlare dei tassi applicati – che oltrepassano il 7% – per i finanziamenti garantiti dallo Stato al 90%”.

CNA Editoria Toscana chiede in tre punti:

Allo Stato:

  • Chiarezza nei rapporti con gli Istituti bancari
  • Misure di sostegno e ammortizzatori sociali per gli imprenditori
  • Finanziamenti a fondo perduto o in credito d’imposta per le spese sostenute per gli aggiornamenti tecnologici, il know-how per le nuove strategie di comunicazione sul web.

Agli Enti locali:

  • Collaborazione per individuare luoghi e strategie per la promozione e la presentazione di eventi culturali e libri, in collaborazione con le librerie, mantenendo il distanziamento sociale a costo zero.