Varata la nuova legge regionale in materia di titolavanderie che introduce la figura del responsabile tecnico. Ma non è l’unica novità. Nei locali dovranno essere esposte le tariffe professionali. Giacomo Cucurnia, Coordinatore Provinciale Cna Massa Carrara: “Per chi ha esperienza pluriennale niente corsi di formazione”.         

Nuove regole per le oltre 100 tintolavanderie apuo-lunigianesi dopo l’approvazione della nuova legge regionale in materia. La novità principale è rappresentata dall’introduzione della figura del responsabile tecnico. Ma non è l’unica. La nuova normativa che disciplina l’attività in Toscana, in attuazione della legge nazionale 84/2006, nasce dopo un proficuo confronto tra Regione che ha portato al recepimento di alcune importanti modifiche richieste da Cna Toscana tese a semplificare e a rendere più facilmente attuabili le disposizioni dettate dalla normativa nazionale; fra questo in particolare l’articolo 7 della legge, nel quale si stabilisce che il responsabile tecnico è designato per ogni sede dell’impresa in cui si effettuano fasi di lavorazione e trattamento dei capi. “La qualifica – spiega Giacomo Cucurnia, Coordinatore Provinciale Cna Massa Carrara – potrà essere acquisita comprovando il possesso di attestati di qualifica in materie attinenti l’attività, con periodi di svolgimento di attività pluriennale nell’ambito di imprese del settore, oppure attraverso la frequenza ai corsi di formazione che saranno promossi dalla Regione Toscana”. Per chi ha già maturato una esperienza prolungata nel settore non sarà necessario frequentare i corsi di formazione. Sono escluse dall’obbligo della figura del responsabile tecnico le lavanderie a gettone, purché non vi sia presenza di personale nella sede dell’attività. Lavare, pulire, tingere, smacchiare, stirare sono le attività tipiche della tintolavanderia che le differenzia e distingue da quelle a gettone. Le altre novità riguardano l’esercizio dell’attività – fa sapere ancora Cna Massa Carrara – che è subordinato alla presentazione, per via telematica, della segnalazione di inizio attività (Scia) allo sportello unico per le attività produttive (Suap) presso i comuni di riferimento. Nei locali dovranno essere esposte inoltre le tariffe professionali insieme alla copia della Scia rendendo così tutto più trasparente.

La nuova normativa definisce anche tutti i casi di subentro per morte del titolare o cessazione dell’attività. Inoltre sono previste sanzioni per ogni tipologia di infrazione alle prescrizioni della legge. “Per l’esercizio dell’attività senza titolo abilitativo scatta – spiega ancora Cucurnia – oltre alla sanzione amministrativa prevista, anche la chiusura immediata. La norma transitoria prevede che, nel periodo che intercorre tra l’entrata in vigore della legge e l’avvio dei corsi di formazione regionali, chi avvia una nuova impresa o chi subentra a titolo di cessione dell’attività potrà indicare un responsabile tecnico sulla base delle disposizioni della legge nazionale oppure potrà indicare un responsabile tecnico provvisorio che si impegni a conseguire, entro i due anni dall’approvazione della legge regionale, il requisito professionale”. Sarò premura di Cna informare nelle prossime settimane le imprese sulle modalità e sulla programmazione dei corsi per l’ottenimento della qualifica di responsabile tecnico.