Il presidente di CNA Federmoda Toscana e stilista aretino Bruno Tommassini ha sottoscritto una lettera-appello firmata da oltre 40 tra marchi e insegne del retail, in cui si chiede che il sistema produca meno, torni alla stagionalità classica e eviti gli sprechi, contro la logica del fast fashion.

La qualità del lavoro“, sostiene Tommassini, “è un fondamentale valore aggiunto che può fare la differenza e dare al made in Italy il giusto valore proprio nel rispetto della dignità del lavoro e della sua qualità in tutti i processi della filiera“. Secondo lui la sostenibilità economica della filiera, la tutela dei diritti di chi lavora, il rispetto dell’ambiente e della salute dei consumatori, oltre che i saperi e le capacità di imprenditori e maestranze “in Toscana, purtroppo, stanno scomparendo schiacciati dalle logiche del fast fashion. Spesso utilizzo una metafora: quella delle api operaie, le maestranze artigiane, che producono il miele – il lusso del nostro made in Italy – di cui fanno tesoro le grandi griffes. Senza la mano, il saper fare e l’intelligenza progettuale di queste maestranze e di cui la Toscana è ricca, difficilmente possono esistere le api regina!“.

Vedi
https://www.arezzo24.net/economia/16469-moda-appello-di-bruno-tommassini-e-cna-basta-col-fast-fashion.html