Luca Tonini, 64 anni, imprenditore fiorentino del settore turismo, è stato confermato alla guida della CNA Toscana dall’Assemblea elettiva regionale riunitasi giovedì 30 settembre a Firenze, presenti il Presidente Nazionale CNA Daniele Vaccarino e il Direttore dell’Irpet Nicola Sciclone; l’Assessore del Comune di Firenze, Federico Gianassi, oltre ai massimi dirigenti delle società del sistema CNA.

Il Presidente Tonini è stato eletto per acclamazione.

109 imprenditori toscani, delegati a rappresentare gli artigiani associati alla CNA in tutte le province della regione, si sono infatti riuniti nel pomeriggio di giovedì 30 settembre a Firenze, presso l’Auditorium al Duomo, per eleggere il loro presidente regionale.

CNA Toscana è la prima associazione di categoria datoriale della regione: rappresenta circa 35.000 aziende del mondo della piccola e piccolissima impresa, oltre 30.000 pensionati, con 200 uffici aperti su tutto il territorio della regione Toscana e circa 1.000 dipendenti.

L’Assemblea Elettiva della CNA Toscana, iniziata alle ore 15,30, si è svolta in presenza, ovviamente nel rispetto delle regole Covid e di conseguenza all’insegna della sobrietà, senza momenti conviviali, anzi CNA Toscana ha devoluto la somma equivalente alla Fondazione Meyer. L’Assemblea elettiva, che si tiene ogni quattro anni come previsto dallo Statuto, è il momento in cui CNA delinea le strategie di medio periodo e le linee di lavoro sindacale e politico per il prossimo quadriennio.

Nella parte pubblica dell’Assemblea il Direttore IRPET, Nicola Sciclone, ha presentato lo studio IRPET – CNA Fondazione Opera che analizza le conseguenze della pandemia sulle piccole imprese toscane e le prospettive per il futuro, quindi il candidato Presidente, Luca Tonini, ha illustrato il proprio Programma di Mandato; è seguito l’intervento del Direttore CNA Toscana, Nicola Tosi, e le considerazioni finali del Presidente Nazionale CNA, Daniele Vaccarino. Verso le 18 è iniziata la parte privata dell’Assemblea, presieduta dal Presidente del Collegio dei saggi, Enzo Catarsi, il quale ha ricordato i tanti amici imprenditori scomparsi negli ultimi anni e in particolare l’ex presidente Marco Baldi.

Dichiarazione del Presidente Nazionale CNA, Daniele Vaccarino Affronteremo con realismo, ma anche con entusiasmo quello che possiamo cominciare a chiamare il periodo post pandemia. Non siamo completamente al sicuro, ma crediamo che con un incremento della campagna vaccinale si possano scongiurare ritorni al recente passato.

Perché realismo? Perché la ripresa in atto non deve essere solo un rimbalzo, ma è necessario lavorare tutti insieme perché diventi strutturale nei prossimi anni.

Perché entusiasmo? Perché le trasformazioni che possiamo mettere in atto in Italia, a cominciare dalle profonde riforme che da tempo non riusciamo ad affrontare, accanto a potenti strumenti pubblici e privati che saremo in grado di mettere in campo con le risorse europee, possono veramente permettere all’economia italiana di crescere in modo costante nel futuro.

È indispensabile che ciò avvenga per non scaricare sulle nuove generazioni l’enorme debito pubblico accumulato.

Tutto ciò sarà possibile se verrà tenuto in considerazione il grande peso economico di artigianato e piccola impresa.

Dichiarazione del Presidente CNA Toscana, Luca Tonini  “Ripartire. Insieme” questo il presupposto per passare dalla crisi alle opportunità: CNA Toscana riparte con le imprese.

Dato il profondo periodo di recessione, anche un breve ritardo può condizionare il futuro sentiero di crescita. Di conseguenza ritengo che la prima priorità per garantire il rilancio sia rappresentata dalla rapidità di azione. In secondo luogo, è necessario indirizzare la più ampia quota possibile delle risorse pubbliche verso gli investimenti in grado di ampliare la base produttiva, in modo da catturare gli effetti positivi derivanti da una crescita della domanda. Per rispondere a tali esigenze, la politica associativa regionale nel prossimo quadriennio si baserà su una serie di direttrici strategiche:

Infrastrutture fisiche e tecnologiche: l’obiettivo è realizzare efficienti sistemi logistici, in grado di ottimizzare l’impatto ambientale, creando lavoro e occupazione per le imprese.

Riduzione della burocrazia e semplificazione delle procedure per aumentare la competitività delle imprese, favorire l’aumento della qualità dei beni e dei servizi, l’abbassamento dei prezzi.

Sostenibilità, ambiente, economia circolare per migliorare la produttività e l’occupazione. La duplice transizione verde e digitale è destinata ad investire ogni componente dell’economia: richiede nuove tecnologie; crea nuovi prodotti, servizi, mercati e modelli di business; dà forma a nuove figure professionali; comporta il passaggio dalla produzione lineare all’economia circolare.

Politiche energetiche: attivare un sistema di relazioni efficaci con i gestori, i decisori politici, gli amministratori locali e fornire alle imprese il supporto tecnico e organizzativo necessario.

Digitalizzazione ed innovazione: per il rilancio dell’economia e l’aumento della competitività, le imprese devono concentrarsi sul ripensamento dei propri modelli organizzativi. La Toscana deve porsi come obiettivo l’aumento del livello d’imprenditoria esistente, valorizzando attraverso l’innovazione il made in Tuscany ed evitando i processi di delocalizzazione.

Capitale umano e politiche formative: il percorso innovativo deve essere affiancato da una crescita in termini di cultura d’impresa e di competenza. Per questa ragione e per costruire percorsi formativi coerenti con la domanda di competenze del mondo del lavoro, la formazione deve essere potenziata e fortemente compartecipata dalle imprese locali.

Internazionalizzazione e digital export: l’export sarà la chiave per il rilancio e l’export digitale sarà destinato a guadagnare sempre più terreno nei prossimi anni anche per le aziende meno strutturate.

Condizioni più favorevoli per le imprese: sostenere le imprese che investono per innovare e/o digitalizzare i propri processi produttivi con crediti di imposta e un piano di aiuti straordinari con strumenti finanziari a lungo termine con un ampio preammortamento e a tasso zero, da erogare in modo snello e veloce col concorso dei Consorzi di Garanzia.

Credito e finanza: favorire la patrimonializzazione, la digitalizzazione e la conversione delle imprese ad un sistema produttivo green, con strumenti agevolativi a sostegno degli investimenti.

Ha concluso il Presidente Tonini: “Sono convinto che l’implementazione di queste linee guida da parte nostra consentirà di affrontare e vincere le sfide dell’attuale fase economica e sociale a fianco delle imprese, scommettendo sulla forza del sistema regionale e giocando un ruolo da protagonista nelle politiche toscane”. 

Dichiarazione del Direttore IRPET, Nicola Sciclone “L’Irpet ha avuto dalla CNA Toscana l’incarico di svolgere una serie di focus group con imprese associate per indagare, a un anno e mezzo dallo scoppio della pandemia, le condizioni attuali delle aziende medio-piccole, i principali problemi incontrati negli ultimi mesi e le strategie future, in vista della costruzione di un quadro comune da cui ripartire, evidenziando punti di contatto e divergenze anche a livello settoriale. La pandemia ha agito su situazioni pregresse differenziate, acuendo i precedenti punti deboli. Dai focus emergono infatti una forte eterogeneità settoriale, dimensionale e organizzativa, determinante per comprendere i bisogni delle aziende, ma anche alcuni elementi comuni e trasversali. In primis, la crisi ha rappresentato per molte imprese un’opportunità per riflettere su se stesse, rivedendo le proprie strategie interne, a fronte di un’incertezza esterna ancora elevata. In secondo luogo, esiste un bisogno di innovazione – anche in chiave 4.0 – che viene però declinato in modo originale in base alle esigenze di crescita e di investimento delle realtà artigiane e spesso non corrisponde all’immagine prevalente di Industria 4.0. Infine, collegato al punto precedente, è forte l’esigenza di un innalzamento generalizzato delle competenze – sia dei dipendenti che degli imprenditori – e quindi di un sistema di istruzione e formazione più efficace e rispondente ai fabbisogni delle aziende. “