Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha confermato al convegno Il Patto per lo sviluppo della Toscana e il sistema delle Piccole e Medie Imprese, organizzato da CNA Toscana mercoledì 17 luglio a Firenze, che la Regione Toscana come richiesto dalla Organizzazioni firmatarie del Protocollo Appalti resisterà all’impugnatura da parte del Consiglio dei Ministri della Legge Regionale Toscana n.18 del 16 aprile 2018 “Disposizioni per la qualità del lavoro e per la valorizzazione della buona impresa negli appalti di lavori , forniture e servizi. Disposizioni organizzative in materia di procedure di affidamento di lavori. Modifiche alla Legge Regionale 38/2007”. Tale legge prevede per gli appalti di interesse meramente locale e sotto soglia comunitaria, la possibilità di riservare la partecipazione alle micro , piccole e medie imprese con sede legale e operativa nel territorio regionale per una quota non superiore al 50%..

Allo stesso tempo la Regione si costituirà per chiedere l’abrogazione del contenuto dell’articolo 10 della Legge 28 giugno 2019, n. 58 recante “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, recante misure urgenti di crescita economica e per  la risoluzione di specifiche situazioni di crisi in relazione alla cessione del credito imposta anticipato con sconto in fattura dalle imprese”.

In allegato il comunicato ufficiale a seguito della conferenza stampa tenuta dal Presidente Rossi e dall’Assessore regionale Vittorio Bugli.

Legge appalti e credito di imposta: la Toscana si costituisce in giudizio davanti alla Consulta

 

Da sottolineare il lavoro svolto su entrambi i fronti da CNA Toscana, l’unica associazione che ha chiesto alla Regione una presa di posizione.

“E’ con grande piacere e un pizzico di orgoglio che sono a divulgare la notizia che la Regione Toscana è scesa in campo contro l’art. 10 – ha commentato il Presidente dell’Unione Produzione della CNA Toscana, Mauro Sellari – La nostra associazione si sta battendo su più fronti contro questa ingiustizia ed il mio augurio è che quanto è stato fatto in Toscana sia replicato anche nelle altre regioni, perché maggior numero di azioni mettiamo in campo  e più facile sarà ottenere un risultato che vada finalmente a tutelare le nostre imprese”. E conclude: “Come vedete, la battaglia che avevamo promesso continua con l’impegno di tutta la CNA a tutti i livelli”.