I VERTICI DI CNA Toscana Centro E GLI IMPRENDITORI RIBADISCONO AI PARLAMENTARI BINI E FANUCCI LE PRIORITA’ PER FAR INSERIRE NELLA MANOVRA I PROVVEDIMENTI NECESSARI ALLE PMI.

Per far sentire con forza la voce delle imprese amareggiate e preoccupate da una Legge di Bilancio 2018 svuotata dei provvedimenti ritenuti prioritari per le pmi, si è tenuto giovedì 30 novembre l’incontro tra vertici e dirigenti di CNA, guidati dalla Presidente di CNA Toscana Centro e Vicepresidente nazionale, Elena Calabria, con due Parlamentari eletti sul territorio, gli Onorevoli Caterina Bini ed Edoardo Fanucci, rispettivamente membro della Commissione Produttiva alla Camera e Vicepresidente della Commissione Bilancio.

“Siamo rimasti fortemente amareggiati per il mancato accoglimento, nella Legge di Bilancio, di emendamenti e provvedimento che, dati alla mano, porterebbero immediate ricadute positive su tutto il sistema economico nazionale e del nostro territorio – ha esordito la Presidente Calabria – Da sempre lavoriamo a fianco degli esponenti politici per costruire opportunità di crescita e di sviluppo di questo Paese, ma nonostante la collaborazione e le rassicurazioni ottenute da Governo nei mesi scorsi, oggi ci troviamo davanti una Manovra licenziata dal Senato svuotata dai contenuti che avevamo condiviso con gli interlocutori politici. Questo non è accettabile ma non fermerà certo la nostra azione, che renderemo ancora più incisiva per manifestare tutto il nostro dissenso allo stralcio degli emendamenti che riteniamo prioritari per le imprese e far scattare una forte sensibilizzazione verso i Deputati della Camera che avranno una decina di giorni, a partire dal 7 dicembre, per esaminare il testo della Manovra appena licenziata dal Senato.  Sarà una battaglia che ci vedrà in prima linea – ha detto Calabria – perché non intendiamo mollare su alcuni punti irrinunciabili: la deducibilità dell’Imu sui capannoni, la revisione delle franchigie Irap sulle pmi, la soppressione del differimento della disciplina IRI, la nuova disciplina per le imprese che lavorano per cassa e il ripristino al 65% del bonus sull’efficienza energetica per tutto il comparto (un provvedimento che solo nell’ultimo quinquennio, in un Paese in piena crisi, ha rappresentato un volano dell’economia movimentando ben 650 milioni di euro). Ora come non mai è arrivato il momento di fare squadra con tutti i parlamentari eletti affinché il Governo rimedi e torni a dare valore agli imprenditori che sono il pilastro portante della produttività e dell’occupazione in questo Paese. Usando una metafora calcistica – ha concluso Calabria – il primo tempo di questa Manovra è stato deludente, ma sfrutteremo tutti i margini del secondo tempo che resta per recuperare le opportunità finora negate dal Governo”.

Sulla stessa linea poi, Claudio Bettazzi, Vicepresidente di CNA Toscana Centro. “E’ arrivato il momento di ragionare al di fuori dagli schemi politici e dalle campagne elettorali. Le pmi riflettono la situazione del Paese e sanno cosa serve per sostenere la produttività e l’occupazione. Ai parlamentari oggi chiediamo di stare al nostro fianco per far adottare misure che negli anni passati hanno prodotto buoni risultati, riuscendo a portare fuori dalla crisi questo territorio e questo Paese. Bisogna proseguire su questa strada. Le premesse per pensare che il Governo avesse un approccio nuovo verso le esigenze delle pmi c’erano tutte. Non vorremmo esserci sbagliati. Il tempo per recuperare, seppur in zona Cesarini, c’è ancora”.

D’altro canto, le richieste su cui CNA ha lavorato per ottenere emendamenti utili in Legge di Bilancio si basano proprio su un’indagine mirata che ha coinvolto bel 3.000 imprenditori di tutta Italia e che hanno indicato le priorità auspicate nella prossima Legge di Bialncio. Tra queste, la conferma delle detrazioni per ristrutturazioni/riqualificazione energetica e/o antisismica (Ecobonus) è risultata la misura maggiormente desiderata (32,7% di preferenze), seguita dalla deducibilità dell’IMU dal reddito d’impresa (23,7%) e dalla proroga del super-ammortamento del 140% per gli investimenti in beni materiali strumentali nuovi (23,5% delle imprese). Anche la riduzione della fiscalità energetica rientra tra le misure auspicate, essendo indicata dal 19,2% degli intervistati, così come le misure riguardanti la riduzione del costo del lavoro sulle nuove assunzioni a tempo indeterminato (17,1%) o con contratti di apprendistato.

Agli interventi di vertici CNA e imprenditori, i Parlamentari Bini e Fanucci dal canto loro hanno espresso la massima disponibilità a lavorare sugli emendamenti in discussione alla Camera dal 7 dicembre prossimo, pur nella ristrettezza delle tempistiche, sottolineando alcuni punti  positivi contenuti nella Manovra come  l’aumento dei contributi per i Comuni che decidono di unirsi, un segnale che sul piano delle risorse e degli investimenti consentirebbe ai territori maggiori margini di azione per rispondere alle necessità delle imprese, dalla riduzione delle tasse locali a interventi infrastrutturali utili a migliorarne la competitività.