I balneari di CNA Toscana e il Coordinatore Nazionale hanno incontrato l’Assessore Leonardo Marras per chiedere alla Regione di farsi portavoce della tutela dell’attuale modello balneare

La decadenza generalizzata di tutte le concessioni demaniali dal 2023 così come delineata dagli ultimi orientamenti del Consiglio di Stato, rende impellente un riordino della normativa del settore balneare che tenga conto della salvaguardia dell’attuale modello balneare italiano. Questo riordino non può prescindere dal confronto con gli enti locali e con le associazioni di settore.

CNA Toscana e CNA Balneari ne hanno discusso nella giornata di ieri con l’Assessore all’Economia e al Turismo Leonardo Marras, in un incontro mirato in cui l’associazione ha chiesto l’impegno della Regione Toscana di farsi portavoce con il Governo delle istanze di un comparto strategico per la nostra regione e per l’intero Paese, fondato sul lavoro e sugli investimenti di circa 30 mila piccole imprese spesso a conduzione familiare e, non per ultimo, in grado di garantire un’offerta turistico-balneare di eccellenza.

Impegno che l’Assessore ha accettato, mettendosi a disposizione del sistema turistico-balneare toscano perché possa essere rappresentato al meglio in sede istituzionale. Prendendo atto che l’attuale clima di incertezza in cui opera il settore rende impossibile determinare programmi di investimento, provocando un cedimento della qualità dell’offerta, l’Assessore ha dato tre risposte molto positive per la categoria.

In primis, la volontà della Regione Toscana di lottare assieme alle altre Regioni per far capire al governo che il termine di due anni imposto dalla giustizia amministrativa non è sufficiente ma che c’è bisogno di un periodo transitorio più lungo per stabilire e mettere in pratica un insieme di regole in grado di coniugare il principio di concorrenza con quello di tutela della piccola impresa italiana, principio socioeconomico che come tale va salvaguardato.

A seguire, l’impegno dell’Assessore a fare fronte comune a tutti i livelli nel principio di coesione istituzionale fondamentale per avere una riforma organica del demanio e che permetta di lavorare come sistema. Da qui la promozione di un coordinamento anche con i comuni per evitare “fughe in avanti” delle amministrazioni rispetto ai provvedimenti di revoca delle concessioni.

Infine, allo stesso principio risponde l’intenzione di predisporre in maniera congiunta a livello comunale e regionale l’indispensabile mappatura del demanio marittimo del nostro territorio.