“Siamo già abbastanza tartassati, dopo i costi che dobbiamo subire per entrare nelle città, l’aumento dei carburanti e la diminuzione del lavoro dovuta alla pandemia, adesso arriva anche l’ipotesi del pedaggio per i bus sulla Fi-Pi-Li”. A dirlo è Riccardo Bolelli presidente regionale di CNA NCC-Bus in merito alla ventilata possibilità di far pagare il pedaggio sulla Firenze Pisa Livorno anche gli autobus del trasporto persone. “Quello sui bus turistici ci pare già adesso un vero accanimento -afferma – che non tiene conto che, in realtà, le nostre aziende fanno un servizio alle persone che potremmo definire ‘sociale’. In genere trasportiamo pensionati, studenti, pendolari, non si tratta certo della fetta più ricca della popolazione. Se saremo costretti a pagare il pedaggio in Fi-pi-li non potremo che far ricadere questo costo sui nostri clienti, come già facciamo con gli altri, come ad esempio il pedaggio per entrata nelle città d’arte, basti pensare che alla città di Firenze versiamo ogni anno 20 milioni di euro. Non dimentichiamo anche che i bus turistici non beneficiano del recupero delle accise per i carburanti”.
Bolelli entra poi nel merito della questione del pedaggio sulla SGC “Voglio ricordare che noi trasportiamo persone, e le persone anche in strada hanno bisogno di servizi. Su una strada può far pagare un pedaggio se questa offre i servizi come le piazzole per fermarsi, la corsia di emergenza in caso di malori o problemi sanitari, gli autogrill con i bagni per far fronte alla necessità di centinaia di persone. Ma su la Fi-pi-li non c’è niente di tutto questo. Il pedaggio diventerebbe solo l’ennesimo balzello – conclude – che ricade sulle nostre già martoriate aziende e, di conseguenza, sulle fasce più deboli dei cittadini”.