Il Presidente Santoni: in Italia non esistono esempi di pedaggio selettivo

Nella seduta del Consiglio regionale di ieri si è affrontato anche il tema del pedaggio ai mezzi pesanti sulla Fi-Pi-Li in relazione alla costituzione della società Toscana Strade spa. L’occasione è stata un’interrogazione presentata dal consigliere della Lega Toscana Marco Landi. CNA FITA Toscana risponde all’intervento del Presidente della Regione Eugenio Giani sull’argomento.
“Nei giorni scorsi – afferma Michele Santoni Presidente di CNA FITA Toscana – abbiamo incontrato tutti i capigruppo in Consiglio regionale, visto che saranno proprio i consiglieri regionali ad esprimersi in relazione alla nascita della società Toscana Strade spa, che dovrebbe sostenersi proprio con i pedaggi pagati dai soli mezzi pesanti sulla Fi-Pi-Li. Il Governatore Giani, durante la seduta di ieri, ha detto che è necessario un cambio di passo per la gestione economica di questa arteria e, siccome le risorse economiche sono pochissime e non si prevede l’aiuto dei fondi europei e del PNRR, bisognerà intervenire con altri finanziamenti per migliorare la qualità e la sicurezza dell’infrastruttura. Secondo Giani per adeguare la Fi-Pi-Li sarebbero necessari 20-30 milioni l’anno e di questi 15-20 deriverebbero dal pagamento del pedaggio selettivo per i soli mezzi pesanti”.
Tutto questo preoccupa CNA Fita Toscana. Interrogato sull’argomento, il Governatore ha preso ad esempio due arterie molto importanti per il nord Italia, la Pedemontana Lombarda e la Pedemontana Veneta, dicendo di voler percorrere lo stesso iter anche in Toscana con la Fi-Pi-Li. Il dubbio dell’associazione è legato al fatto che le due esperienze non sono paragonabili. Prima di tutto perché i due esempi non hanno seguito lo stesso percorso della Fi-Pi-Li: “Le due infrastrutture portate ad esempio – afferma Santoni – sono state prima costruite, anche con soldi dei contribuenti con cifre a nove zeri e, successivamente, è stata inserita una forma di pagamento a tutti gli utenti, con tariffe in base al mezzo che le percorre. La nostra contrarietà è proprio sul principio di pedaggio ex-ante, anche perché attualmente sulla superstrada non è ancora stato realizzato sulla carta un progetto”.
In secondo luogo, al contrario di quanto detto da Giani in Consiglio Regionale, il pagamento nelle due pedemontane è esteso a tutti i mezzi indistintamente e non solo ai Tir. Non sono assolutamente esempi di pedaggiamento selettivo, di cui non c’è precedente nel nostro paese. “Oltre a questo Giani ha ribadito che Toscana strade spa potrà diventare il concessionario Toscano in modo da gestire anche le altre arterie viarie di competenza regionale autofinanziandosi, per i lavori. Si tratta dell’ennesima precisazione non corretta in quanto le autostrade tramite le concessionarie autostradali sono state costruite anche con soldi pubblici e solo successivamente sono state fatte pagare – aggiunge il Presidente della categoria -”.
La decisione di far pagare ad una sola categoria sarà, infine, di competenza di tutto il Consiglio come ricorda Santoni “questo studio dovrà passare al Consiglio che dovrà approvarlo, spetta ai consiglieri questa scelta secondo noi immotivata e irrispettosa verso una categoria produttiva. I nostri associati su questo vorranno rapportarsi sui propri territori i loro consiglieri che rappresentano la loro voce in Consiglio regionale. Se si ragiona col far pagare tutte le spese di costruzione ai contribuenti cosa ci facciamo con la fiscalità pesante che abbiamo tutti noi imprenditori. Inoltre gli stessi fondi per le tasse di proprietà (il bollo) che versiamo direttamente alla Regione Toscana a cosa servono visto la maggiorazione dei costi che i mezzi pesanti devono sostenere?”.