L’incremento dei costi dell’energia e del gas ha interessato anche il prezzo gasolio per autotrazione; una situazione che ha generato molte difficoltà nel settore dell’autotrasporto.
La riduzione accise gasolio è stato il primo intervento a favore degli autotrasportatori; una misura che ha subito diverse estensioni e che attualmente prevede che le nuove aliquote siano rideterminate fino all’8 luglio.

Il 2 maggio 2022 il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Aiuti, pubblicato nella GU del 17 maggio, riconoscendo un credito d’imposta per gli autotrasportatori del 28% relativo alle spese sostenute nel primo trimestre 2022 per l’acquisto di gasolio utilizzato in veicoli di categoria euro 5 o superiore; il calcolo è al netto dell’imposta sul valore aggiunto comprovato mediante le fatture d’acquisto.

L’agevolazione messa a disposizione dal Governo è cumulabile con altri benefici che hanno ad oggetto i medesimi costi, a condizione che il cumulo non superi il costo sostenuto.
Il credito d’imposta può essere utilizzato esclusivamente in compensazione; non concorre alla formazione del reddito d’impresa e della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive.

Il ristoro, anche grazie all’intervento della nostra associazione, non è soggetto ai limiti previsti dalla normativa “de minimis” (la possibilità per le aziende di fruire di aiuti non superiori ai 200.000 euro – 100.000 per le imprese di autotrasporto – nell’arco di tre esercizi finanziari).

Salvo diverse indicazioni successive, la normativa applicabile è quella europea prevista nel “Quadri Temporaneo”, che conferisce agli Stati membri la possibilità di garantire alle imprese liquidità e accesso ai finanziamenti per arginare le gravi ripercussioni economiche legate direttamente/indirettamente dal conflitto in Ucraina. Tutte le misure di aiuto dovranno essere comunicate e approvate dalla Commissione Europea.

  • Chi può richiedere il credito d’imposta

L’agevolazione autotrasportatori spetta a coloro che utilizzano veicoli di almeno 7,5 tonnellate; sono escluse le categorie di veicoli al di sotto dell’euro 5.
Nello specifico è riservato alle imprese che hanno sede legale o stabile organizzazione in Italia ed esercitano attività di trasporto, come indicato nell’art.24-ter del TUA (Testo Unico delle Accise).

È necessario quindi che siano rispettati i seguenti requisiti:

  • essere iscritti nell’albo nazionale degli autotrasportatori di cose per conto terzi;
  • essere in possesso della licenza di esercizio dell’autotrasporto di cose in conto proprio e iscritte in apposito elenco.

Il credito d’imposta autotrasporto può essere richiesto anche per i veicoli che si occupano di trasporti specifici.
Si resta in attesa di una nota esplicativa da parte degli organi competenti per avere tutte le informazioni su come operare suddetta compensazione.