CNA Toscana ha inviato oggi ai Parlamentari eletti nella regione una lettera con cui chiede l’abrogazione e/o la modifica radicale dell’Art. 10 del Decreto Crescita, una norma che avrà conseguenze letali per le pmi della filiera del risparmio energetico.

La lettera è a firma di:  Andrea Di Benedetto Presidente CNA Toscana; Mauro Sellari Presidente CNA Produzione Toscana; Maurizio Narra Presidente CNA Installazione Impianti Toscana; Andrea Nepi, Presidente CNA Costruzioni Toscana.

Ecco il testo della lettera:

Ai Parlamentari eletti in Toscana

Oggetto: anche AGCOM contro l’attuale formulazione dell’Art. 10 del Decreto Crescita.     CNA chiede l’abrogazione e/o la modifica radicale di questa norma

In data 29 giugno 2019 il Senato della Repubblica ha approvato, in via definitiva, la conversione in legge del Decreto Crescita. Tale norma, all’art. 10, contiene una disposizione esiziale per le pmi della filiera del risparmio energetico, dato che consente al consumatore di ottenere, in un’unica soluzione, il beneficio  derivante dall’incentivo statale del 50%, grazie ad uno sconto in fattura di pari importo a carico dell’impresa esecutrice del lavoro, la quale recupererà, in sede di detrazione fiscale, detta somma, nell’arco di un quinquennio.

Tale norma, come evidenziato ripetutamente dalla CNA, avrà conseguenze letali in termini di liquidità delle imprese, distorsione della concorrenza e capacità stessa di sopravvivenza delle piccole imprese della filiera interessata dalla norma.  A tutto ciò si aggiunge che, in molti casi, le imprese non avranno la capienza fiscale sufficiente a recuperare quanto anticipato come sconto in fattura, con la conseguenza che potrebbero perdere parte del potenziale incasso dei loro lavori.

Questa norma, di fatto, espelle dalla fascia di mercato interessata dagli incentivi del risparmio energetico, tutto il sistema delle pmi italiane, consegnando questo interessante segmento alle multinazionali, di norma non italiane, con conseguenze drammatiche in termini imprenditoriali e occupazionali.

A tal proposito informiamo che i lavori di efficientamento energetico registrano volumi rilevanti: nel 2017, secondo il Rapporto ENEA, sono stati realizzati 422.000 interventi di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente che hanno usufruito dell’Ecobonus per circa 3.700 milioni di euro di investimenti attivati e nel 2018 il volume è stato di 334.000 mobilitando 3.300 milioni di euro.

A fronte di questa norma, che non esitiamo a definire sciagurata, AGCOM, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ha pubblicato lunedì 1° luglio sul suo Bollettino settimanale n. 26 il pronunciamento AS1592 contro l’attuale formulazione dell’articolo 10 che prevede l’ecobonus scontato in fattura per i lavori di efficientamento energetico. Un vero e proprio siluro contro l’impalcatura dell’articolo 10, giunta troppo tardi visto che l’articolo 10 è diventato legge in vigore dal 30 giugno scorso.

La pronuncia firmata dal Presidente dell’AGCOM, Roberto Rustichelli, è rivolta ai Presidenti di Camera, Senato e del Consiglio dei Ministri. Datata 17 giugno, è stata resa pubblica solo il 1° luglio u.s..

Sostanzialmente l’AGCOM rileva che l’articolo 10 discrimina le piccole imprese a favore delle grandi, una tesi già sostenuta da CNA e da tutte le associazioni del settore e da tante altre associazioni e imprese nelle settimane scorse.

Oltre 60 imprese dei settori impianti, legno ed arredamento associate alla CNA hanno già avviato un procedimento amministrativo davanti alla Commissione Europea ed all’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato, affinché venga accertata l’illegittimità dell’art. 10 della L. 58/2019, meglio conosciuto come DL Crescita per violazione del diritto comunitario e/o nazionale della concorrenza.

Per tutte le ragioni precedentemente illustrate, invitiamo i Parlamentari Toscani a riflettere su questa norma e ad attivarsi, nel più breve tempo possibile, per abrogarla e/o modificarla radicalmente.

Ricordiamo che, da questa norma, dipende il futuro di migliaia di imprese e di decine di migliaia di lavoratori.

Firmato

Andrea Di Benedetto, Presidente CNA Toscana

Mauro Sellari, Presidente CNA Produzione Toscana

Maurizio Narra, Presidente CNA Installazione Impianti Toscana

Andrea Nepi, Presidente CNA Costruzioni Toscana

In allegato la lettera ai Parlamentari Toscani in originale

 In allegato anche il pronunciamento di AGCOM