Duro il commento di Cna Massa Carrara che spera ancora in un intervento in extremis per il rifinanziamento. Imprese artigiane già provate da crisi e da 4 anni di sacrifici. Dino Sodini, Presidente Provinciale Cna Massa Carrara: “Tenuta sociale a rischio”.

“È una sciagura per la piccola impresa del nostro territorio già duramente provata dalla crisi”: è un commento molto preoccupato, per non dire disperato quello che il Presidente di Cna Massa Carrara, Dino Sodini, si lascia sfuggire commentando la notizia che la Regione Toscana ha terminato le risorse per la cassa integrazione in deroga introdotta a seguito della crisi economica, per tutte quelle piccole imprese prive degli altri ammortizzatori sociali (cassa integrazione ordinaria, straordinaria e mobilità). Senza ammortizzatori sociali a rischio tracollo ci sono almeno 300 imprese e più di 600 lavoratori che hanno potuto sopravvivere, fino ad oggi, proprio grazie alla cassa integrazione in deroga che gli ha permesso di andare avanti. “Gli ammortizzatori hanno tenuto in vita, ed è brutto dirlo ed ammetterlo, un pezzo importatane del nostro già fragilissimo tessuto economico. Rischiamo grosso, la tenuta sociale rischia grosso”.

L’analisi di Cna Massa Carrara (info su www.cna-ms.it), sempre molto attenta nel “sentire” i sentimenti di imprenditori e loro addetti, non fa sconti: “Le imprese, che hanno lottato in questi ultimi 4 anni per sopravvivere alla crisi, sono stremate. È evidente – sottolinea il Presidente degli artigiani – che se la cigs in deroga non verrà rifinanziata, ai lavoratori dipendenti a rischio si aggiungeranno titolari e collaboratori di tutte quelle imprese che inevitabilmente chiuderanno se saranno costrette a privarsi definitivamente della manodopera. E c’è un’altra conseguenza nefasta: il rischio di perdere proprio quelle conoscenze e quelle capacità necessarie per competere nel mercato”. Cna Massa Carrara confida ancora nel rifinanziamento: “mi auguro che nessun governo voglia assumersi una responsabilità così pesante; è necessario, di vitale importanza direi, intervenire al più presto con il rifinanziamento di uno strumento fondamentale per lavoratori e imprese”.