Materie prime, gas, cellulosa: le imprese della stampa editoriale e commerciale lanciano l’allarme rincari, denunciando la gravità di una situazione che solo in Toscana colpisce un settore composto da più di 1785 imprese ed oltre 6400 addetti. “L’incremento del costo della carta assunto dimensioni tali da Erodere ogni marginalità e rischia di mettere in ginocchio migliaia di imprese in tutta la regione – spiega Marco Basteri, presidente Unione Comunicazione e Terziario avanzato di CNA regionale – In Toscana la carta è aumentata del 20% nelle ultime settimane, ma se consideriamo un periodo più lungo, l’aumento è ancora più cospicuo.a fine 2021 il costo medio era infatti di 1,65 € al Kg, mentre oggi si trova a circa 2,535 € al Kg ovvero a più del 50%.a questo scenario si aggiungono le problematiche legate alla scarsa reperibilità della materia prima e all’impossibilità, per molte aziende, di partecipare a bandi e gare pubbliche a causa della profonda incertezza legata ai costi che dovranno sostenere in futuro“.gli aumenti hanno riguardato tutte le tipologie di costi: si va dal 10% in più per i prodotti generici per la sala stampa, appunti del 65% e del 220% per i prodotti chimici per il lavaggio dei macchinari.molte imprese, già provati dall’emergenza sanitaria, non possono produrre perché hanno difficoltà a trovare le materie prime e a causa degli aumenti dei costi subiranno forti perdite di bilancio e questo potrebbe determinare la chiusura con la conseguente perdita di posti di lavoro. I rincari per il prezzo all’editore dipendono invece dal tipo di prodotto scelto: per la carta editoriale si stima una media del +6%, mentre per le carte bianche almeno un + 10/12%. “A fronte di questa situazione chiediamo che le imprese vengono aiutate con politiche ed incentivi che favoriscano la produttività e la continuità negli approvvigionamenti di materie prime e nelle forniture di energia, ampliando e prolungando ad esempio la riduzione degli oneri di rete e di sistema in bolletta – conclude Basteri. Infine riteniamo necessario introdurre nelle gare di appalto meccanismi rapidi ed automatici di adeguamento dei prezzi ai costi che le aziende dovranno sostenere”.